Come credo di aver giù detto in un precedente post ultimamente la mia vita professionale sta ruotando sempre più intorno ai Web Service.
Sono stato chiamato da un cliente per integrare Lotus Notes con SAP... indovinate come? Ma ovvio, tramite un Web Service!
Lotus Notes è in grado di utilizzare con facilità Java, quindi utilizzando il framework Axis2 sono riuscito a farlo parlare con un Web Service esposto da SAP abbastanza facilmente.
Per prima cosa va preso il WSDL relativo al Web Service che si vuole invocare, e lo si passa all'applicativo java "wsdl2java" che è incluso con Axis2.
Una cosa del tipo: >wsdl2java -uri webservice.wsdl.
Fato questo si ottengono due belle classi java da includere nel proprio progetto (utilizzo Eclipse) con tutti i metodi del web service pronti per essere invocati come se stessimo "parlando" con una normale classe in locale.
Nel mio caso il web service si chiama MT_Test_Sincrono, e prende in input una string di esempio e la rimanda indietro con un prefisso.
Ecco un pezzetto di codice di esempio:
import org.apache.axis2.client.Options;
import org.apache.axis2.client.ServiceClient;
import org.apache.axis2.transport.http.*;
//Qui vanno messi anche gli import per le classi create dal wsdl2java
public class prova {
public static void main(String[] args) throws Exception{
System.out.println("Prima di invocare");
//Crea la richiesta (oggetto request)
MT_Test_Sincrono_req req = new MT_Test_Sincrono_req();
//Crea il parametro
DT_Test_Sincrono param = new DT_Test_Sincrono();
param.setInput("prova");
//Aggiunge il parametro alla richiesta
req.setMT_Test_Sincrono_req(param);
//Istanza il servizio
MI_Test_SincronoServiceStub servizio = new MI_Test_SincronoServiceStub();
//Ottiene l'oggetto option dal servizio
ServiceClient serviceclient = servizio._getServiceClient();
Options options = serviceclient.getOptions();
//Crea un oggetto authenticator nel quale mette username e password
HttpTransportProperties.Authenticator auth = new HttpTransportProperties.Authenticator();
auth.setUsername("prova1");
auth.setPassword("prova2");
//Aggiunge alle opzioni la proprietà "authenticate"
//e l'oggetto auhtenticator appena creato
options.setProperty(HTTPConstants.AUTHENTICATE,auth);
//invoca il metodo del webservice
MT_Test_Sincrono_res res;
res = servizio.MI_Test_Sincrono(req);
DT_Test_Sincrono_res res2 = res.getMT_Test_Sincrono_res();
System.out.println(res2.getOutput());
}
}
Incredibilmente la cosa più complicata è stato capire come accedere al web service quando questo richiede una autenticazione con login e password.
In ambiente .net non avevo avuto alcun problema a fare la cosa analoga e una rapida ricerca su google mi aveva dato subito una marea di esempi.
In Java invece la cosa era apparentemente più complicata, in quanto non si trovava documentazione chiara in proposito. Per chi ne avesse bisogno questa è la procedura:
1. Ottenere un riferimento all'oggetto option del servizio
ServiceClient serviceclient = servizio._getServiceClient();
Options options = serviceclient.getOptions();
2. Creare un oggetto authenticator
HttpTransportProperties.Authenticator
auth = new HttpTransportProperties.Authenticator();
3. Inserire la login e password nelle apposite proprietà dell'authenticator
auth.setUsername("prova1");
auth.setPassword("prova2");
4. Aggiungiamo come property alle option, l'oggetto authenticator
options.setProperty(HTTPConstants.AUTHENTICATE,auth);
et voilà... il web service sarà autenticato!
20 giugno 2008
12 aprile 2008
Che belli gli articoli scritti da chi non capisce nulla di informatica
La Repubblica ha colpito ancora... in un giorno di tregua "politica" dovuta alle imminenti elezioni (domani), La Repubblica se ne esce in home page con un articolo sul milionesimo virus firmato da Vittorio Zucconi.
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/virus-milione/virus-milione/virus-milione.html
L'articolo scorre via abbastanza tranquillo... la sagra dell'ovvio... ma tutto sommato senza infamia e senza lode... poi però all'ultimo paragrafo decidono di non smentirsi!
----- REPUBBLICA.IT ----
La pigrizia della Microsoft, semi monopolista dei sistemi operativi, spalancò le vecchie versioni del suo Ms-Dos e poi di Windows all'irruzione di hackers, di programmatori fuori ordinanza, che si sono sempre divertiti, sovente per odio all'impero di Bill Gates, a trovare i buchi che la casa lasciava nel proprio software. Altre case minoritarie sul mercato furono costrette a essere più agili, come la Apple di Steve Jobs, e ad abbandonare i vecchi e vulnerabili sistemi operativi basando la nuova generazione di McIntosh su Unix, un linguaggio incomparabilmente più robusto e resistente. Anche queste nuove creature chiamate computer stanno imparando a vivere con le loro malattie, come noi umani, sperando che un nuovo virus non aggredisca il programma di scrittura e non ci it%#r "gf;? trw bzgh! "*^yk system error!. Reboot.
--------------------------
A parte i programmatori fuori ordinanza... che non si capisce bene cosa siano, la vera chicca è il McIntosh... scritto come un hamburger della famosa catena, e il fatto che Unix sia definito un linguaggio!!! Mi sa che queste cose le scrivono con un sistema operativo denominato Basic...
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/virus-milione/virus-milione/virus-milione.html
L'articolo scorre via abbastanza tranquillo... la sagra dell'ovvio... ma tutto sommato senza infamia e senza lode... poi però all'ultimo paragrafo decidono di non smentirsi!
----- REPUBBLICA.IT ----
La pigrizia della Microsoft, semi monopolista dei sistemi operativi, spalancò le vecchie versioni del suo Ms-Dos e poi di Windows all'irruzione di hackers, di programmatori fuori ordinanza, che si sono sempre divertiti, sovente per odio all'impero di Bill Gates, a trovare i buchi che la casa lasciava nel proprio software. Altre case minoritarie sul mercato furono costrette a essere più agili, come la Apple di Steve Jobs, e ad abbandonare i vecchi e vulnerabili sistemi operativi basando la nuova generazione di McIntosh su Unix, un linguaggio incomparabilmente più robusto e resistente. Anche queste nuove creature chiamate computer stanno imparando a vivere con le loro malattie, come noi umani, sperando che un nuovo virus non aggredisca il programma di scrittura e non ci it%#r "gf;? trw bzgh! "*^yk system error!. Reboot.
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A parte i programmatori fuori ordinanza... che non si capisce bene cosa siano, la vera chicca è il McIntosh... scritto come un hamburger della famosa catena, e il fatto che Unix sia definito un linguaggio!!! Mi sa che queste cose le scrivono con un sistema operativo denominato Basic...
13 marzo 2008
Web Service in Java
Ultimamente mi sono dovuto occupare ripetutamente di Web Service.
Ho sviluppato client e server Web Service in .Net (C# e VB.NET), Java, ASP e Visual Basic 6.
Mi manca fare un client Web Service in Assembler 68000 e le ho veramente viste tutte!
Il lavoro più complesso ha riguardato la realizzazione di un Web Service in .Net che doveva essere consumato da SAP. "Il bello" di SAP è che decide lui come invocare il tuo web service. Tu puoi anche fare un WSDL, ma lui non se lo fila e ti passa un messaggio XML-SOAP costruito come vuole lui.
Alla fine è il server che deve adattarsi al client! Alla faccia degli standard.
Oggi ho completato un client Java che deve invocare un Web Service in .Net, e devo dire che superate le solite complicazioni di Java per compilare correttamente quello che serve, poi è veramente una passeggiata.
Ecco un brevissimo tutorial che ho preparato:
-------------------------------------------------------
Per invocare i metodi di un Web Service è necessario disporre del pacchetto Apache Axis (1.4).
Per un corretto funzionamento i jar che si trovano nella directory axis/lib devono essere inclusi nel classpath.
Una volta installato Axis, sarà necessario utilizzare la sua classe WSDL2Java per generare le classi Java che consentiranno ad un applicativo di invocare i metodi del web service come se si trattasse di una classe locale.
Al WSDL2Java deve essere passato l'indirizzo del wsdl del web service che si desidera utilizzare.
Es:
java org.apache.axis.wsdl.WSDL2Java http://127.0.0.1:8080/test/TestWs?wsdl
WSDL2Java genererà un apposito package che deve essere incluso nel progetto.
Il progetto deve far riferimento anche ai jar di Axis che si trovano nella cartelle axis/bin
Ad esempio io ho utilizzato il WSDL di un webservice denominato TestWS, il cui namespace è "http://dhanago.test.com/".
Il WSDL2Java mi ha creato un package com.test.dhanago che tramite Axis invocherà i metodi del web service in modo del tutto trasparente
Per stabilire la connessione bastano due semplici istruzioni:
com.test.dhanago.TestWsServiceLocator loc = new com.test.dhanago.TestWsServiceLocator();
com.test.dhanago.TestWs port = loc.getTestWsPort();
Una volta connesso, è possibile invocare singolarmente i diversi metodi che vengono esposti dall'oggetto port.
res = port.HelloWorld("Mario");
Ho sviluppato client e server Web Service in .Net (C# e VB.NET), Java, ASP e Visual Basic 6.
Mi manca fare un client Web Service in Assembler 68000 e le ho veramente viste tutte!
Il lavoro più complesso ha riguardato la realizzazione di un Web Service in .Net che doveva essere consumato da SAP. "Il bello" di SAP è che decide lui come invocare il tuo web service. Tu puoi anche fare un WSDL, ma lui non se lo fila e ti passa un messaggio XML-SOAP costruito come vuole lui.
Alla fine è il server che deve adattarsi al client! Alla faccia degli standard.
Oggi ho completato un client Java che deve invocare un Web Service in .Net, e devo dire che superate le solite complicazioni di Java per compilare correttamente quello che serve, poi è veramente una passeggiata.
Ecco un brevissimo tutorial che ho preparato:
-------------------------------------------------------
Per invocare i metodi di un Web Service è necessario disporre del pacchetto Apache Axis (1.4).
Per un corretto funzionamento i jar che si trovano nella directory axis/lib devono essere inclusi nel classpath.
Una volta installato Axis, sarà necessario utilizzare la sua classe WSDL2Java per generare le classi Java che consentiranno ad un applicativo di invocare i metodi del web service come se si trattasse di una classe locale.
Al WSDL2Java deve essere passato l'indirizzo del wsdl del web service che si desidera utilizzare.
Es:
java org.apache.axis.wsdl.WSDL2Java http://127.0.0.1:8080/test/TestWs?wsdl
WSDL2Java genererà un apposito package che deve essere incluso nel progetto.
Il progetto deve far riferimento anche ai jar di Axis che si trovano nella cartelle axis/bin
Ad esempio io ho utilizzato il WSDL di un webservice denominato TestWS, il cui namespace è "http://dhanago.test.com/".
Il WSDL2Java mi ha creato un package com.test.dhanago che tramite Axis invocherà i metodi del web service in modo del tutto trasparente
Per stabilire la connessione bastano due semplici istruzioni:
com.test.dhanago.TestWsServiceLocator loc = new com.test.dhanago.TestWsServiceLocator();
com.test.dhanago.TestWs port = loc.getTestWsPort();
Una volta connesso, è possibile invocare singolarmente i diversi metodi che vengono esposti dall'oggetto port.
res = port.HelloWorld("Mario");
15 febbraio 2008
La macchina del tempo
27 gennaio 2008
A proposito dei Mac che sarebbero User Friendly...
Dopo aver rimediato dall'ufficio un PowerMac G4 che andava in dismissione, ho deciso di dedicarci il fine settimana per provare a "giocarci un po' a casa". Più che altro vorrei farci partire OSX per giocherellarci un po'.
La macchina in questione ha due dischi IDE interni, su uno dei quali è installato MacOs 9.2.2, e un masterizzatore DVD IDE (non Apple). Utilizzandola con il system 9 non da alcun problema.
Per prima cosa inserisco il CD di installazione di Tiger, preso da un PowerMac G5, appare l'icona, lancio "installazione di Mac OS X" e primo problema... mi dice che non riesce a selezionare il Cd come disco di boot. Poco male, apro pannello di controllo, menù di avvio e seleziono a mano il disco di boot. Riavvio, e il CD di installazione parte senza problemi.
Ah.. scoperta.. i dischi di installazione del PowerMac G5 non vanno bene per l'installazione sul G4. Sicuramente è un limite al fatto che quei dischi vengono venduti in Bundle. OK, rimedio 4 CD della versione retail e provo con quelli.
Riparte OS 9, lancio il setup dal CD retail, e ottengo di nuovo l'errore che non riesce a selezionare il CD come disco di boot. Riapro il pannello di controllo, disco di avvio... e qui un nuovo problema: l'icona del CD di installazione è in grigio e non selezionabile. Al suo interno è indicata la presenza del System 10, ma non c'è verso di selezionarla come disco di boot.
Riavvio la macchina tenendo premuto C, per forzare il boot da Cd-Rom, ma nulla...
Riavvio la macchina tenendo premuto Option... Per chi non lo sapesse il Mac mostra una lista dei dischi di avvio disponibili e lo fa scegliere (come accadeva con gli Amiga 3.0 riavviando con i due tasti del mouse premuti) ma il CD non è nella lista dei dispositivi bootabili.
Mi viene il dubbio che il Mac abbia un firmware non aggiornato... e in effetti è così! Scarico l'ultima versione (G4 Firmware Update 4.2.8), leggo la procedura di installazione che prevede di tenere premuto un tastino vicino al reset fino a sentire uno strano Boing... vabbè lo faccio, firmware installato.
La situazione però non cambia... da quel disco non si boota... Mi viene il dubbio che il disco sia rovinato, lo metto in un PowerMac G5 (con OSX) e li però mi dice che è perfettamente bootabile. Nel menù di avvio l'icona non è in grigio.. è selezionabile. Questo ovviamente vale anche per il disco di setup del G5 (quello che sul G4 vede come bootabile ma che poi mi dice che non fa per lui).
Ummm... OK, provo con le cattive maniere... apro il G4 e scollego i due dischi IDE. Lo riaccendo e ora appare "la vecchia" icona del folder alternata da un punto interrogativo... OK, inserisco il CD di Tiger Retailel... e... Parte!!!
OK! Ora il setup è partito.. avanti.. avanti.. ops.. non ci sono dischi su cui installare (dopotutto gli IDE li ho dovuti scollegare)! Ok, poco male prendo un disco Firewire da 70Gb che non utilizzavo e lo collego al G4, il Setup Lo vede e mi consente di installare.
Mi dice che avrà bisogno di tutti e 4 i CD e di tenerli a portata... ok, non c'è problema... comincia a installare e dopo diversi minuti l'installazione sembra completata. E' arrivato all'ultimo Step e mi dice che è tutto OK e di riavviare. Che strano... non mi ha chiesto nessun CD oltre al primo... Forse me li chiederà dopo il reboot.. OK, rebooto...e ripare il CD!
Come il CD? Vuole rifare l'installazione da zero??? Vabbè, forse il boot da CD ha priorità sul Firewire... rebooto e tolgo il CD... Icona del Folder con il punto interrogativo...
Ummm... ma non aveva installato?
Stacco e riattacco il disco firewire... lo spengo e lo riaccendo... poi alla fine trovo la sequenza giusta: Scollegare il disco FW, spegnerlo, accenderlo e collegarlo acceso al G4... BINGO! Appare la schermata grigia del boot di OSX... gira un po' la rotellina... "Divieto di sosta". Ossia OSX ha un problema :-(
Il system non parte... ci deve essere qualche problema.... Provo di nuovo tutta la sequenza varie volte... compresa l'installazione, ma alla fine arrivo sempre a quel punto.
Ultimo tentativo disperato... apro il disco FW, tolgo il disco IDE, e lo collego direttamente al Mac internamente, lancio il CD, installo sul disco interno IDE e alla fine? Nemmeno boota....
Ricapitolando
1) Il CD Retail di Tiger non boota se ci sono dischi IDE collegati (partono loro), neanche premendo C e non è selezionabile come disco di avvio, è in grigio (Ma che significa???)
2) Il CD G5 di Tiger boota, ma ovviamente non mi fa installare
3) Una volta installato sul disco FW parte il boot ma si blocca subito
4) Una volta installato sul disco IDE interno non boota neanche
Dipo questa divertente esperienza (alla faccia della facilità di utilizzo), ho rimediato un'altro disco di installazione di Tiger (questa volta su DVD), ma la musica non cambia...
Chicca finale... dopo aver aggiornato il firmware, l'interfaccia ethernet del mac mi da problemi... non si collega più all'hub da 1Gbit, ma solo solo a quello da 100Mbit...
Anche questo è stranissimo... non si accende più la luce dell'hub, come se fosse rotta, la porta (e infatti pensavo fosse così), ma attaccandola ad un hub da 100, funziona benissimo. Per chi non lo sapesse, la porta ethernet di questo mac è (era?) a 1Gbit...
La macchina in questione ha due dischi IDE interni, su uno dei quali è installato MacOs 9.2.2, e un masterizzatore DVD IDE (non Apple). Utilizzandola con il system 9 non da alcun problema.
Per prima cosa inserisco il CD di installazione di Tiger, preso da un PowerMac G5, appare l'icona, lancio "installazione di Mac OS X" e primo problema... mi dice che non riesce a selezionare il Cd come disco di boot. Poco male, apro pannello di controllo, menù di avvio e seleziono a mano il disco di boot. Riavvio, e il CD di installazione parte senza problemi.
Ah.. scoperta.. i dischi di installazione del PowerMac G5 non vanno bene per l'installazione sul G4. Sicuramente è un limite al fatto che quei dischi vengono venduti in Bundle. OK, rimedio 4 CD della versione retail e provo con quelli.
Riparte OS 9, lancio il setup dal CD retail, e ottengo di nuovo l'errore che non riesce a selezionare il CD come disco di boot. Riapro il pannello di controllo, disco di avvio... e qui un nuovo problema: l'icona del CD di installazione è in grigio e non selezionabile. Al suo interno è indicata la presenza del System 10, ma non c'è verso di selezionarla come disco di boot.
Riavvio la macchina tenendo premuto C, per forzare il boot da Cd-Rom, ma nulla...
Riavvio la macchina tenendo premuto Option... Per chi non lo sapesse il Mac mostra una lista dei dischi di avvio disponibili e lo fa scegliere (come accadeva con gli Amiga 3.0 riavviando con i due tasti del mouse premuti) ma il CD non è nella lista dei dispositivi bootabili.
Mi viene il dubbio che il Mac abbia un firmware non aggiornato... e in effetti è così! Scarico l'ultima versione (G4 Firmware Update 4.2.8), leggo la procedura di installazione che prevede di tenere premuto un tastino vicino al reset fino a sentire uno strano Boing... vabbè lo faccio, firmware installato.
La situazione però non cambia... da quel disco non si boota... Mi viene il dubbio che il disco sia rovinato, lo metto in un PowerMac G5 (con OSX) e li però mi dice che è perfettamente bootabile. Nel menù di avvio l'icona non è in grigio.. è selezionabile. Questo ovviamente vale anche per il disco di setup del G5 (quello che sul G4 vede come bootabile ma che poi mi dice che non fa per lui).
Ummm... OK, provo con le cattive maniere... apro il G4 e scollego i due dischi IDE. Lo riaccendo e ora appare "la vecchia" icona del folder alternata da un punto interrogativo... OK, inserisco il CD di Tiger Retailel... e... Parte!!!
OK! Ora il setup è partito.. avanti.. avanti.. ops.. non ci sono dischi su cui installare (dopotutto gli IDE li ho dovuti scollegare)! Ok, poco male prendo un disco Firewire da 70Gb che non utilizzavo e lo collego al G4, il Setup Lo vede e mi consente di installare.
Mi dice che avrà bisogno di tutti e 4 i CD e di tenerli a portata... ok, non c'è problema... comincia a installare e dopo diversi minuti l'installazione sembra completata. E' arrivato all'ultimo Step e mi dice che è tutto OK e di riavviare. Che strano... non mi ha chiesto nessun CD oltre al primo... Forse me li chiederà dopo il reboot.. OK, rebooto...e ripare il CD!
Come il CD? Vuole rifare l'installazione da zero??? Vabbè, forse il boot da CD ha priorità sul Firewire... rebooto e tolgo il CD... Icona del Folder con il punto interrogativo...
Ummm... ma non aveva installato?
Stacco e riattacco il disco firewire... lo spengo e lo riaccendo... poi alla fine trovo la sequenza giusta: Scollegare il disco FW, spegnerlo, accenderlo e collegarlo acceso al G4... BINGO! Appare la schermata grigia del boot di OSX... gira un po' la rotellina... "Divieto di sosta". Ossia OSX ha un problema :-(
Il system non parte... ci deve essere qualche problema.... Provo di nuovo tutta la sequenza varie volte... compresa l'installazione, ma alla fine arrivo sempre a quel punto.
Ultimo tentativo disperato... apro il disco FW, tolgo il disco IDE, e lo collego direttamente al Mac internamente, lancio il CD, installo sul disco interno IDE e alla fine? Nemmeno boota....
Ricapitolando
1) Il CD Retail di Tiger non boota se ci sono dischi IDE collegati (partono loro), neanche premendo C e non è selezionabile come disco di avvio, è in grigio (Ma che significa???)
2) Il CD G5 di Tiger boota, ma ovviamente non mi fa installare
3) Una volta installato sul disco FW parte il boot ma si blocca subito
4) Una volta installato sul disco IDE interno non boota neanche
Dipo questa divertente esperienza (alla faccia della facilità di utilizzo), ho rimediato un'altro disco di installazione di Tiger (questa volta su DVD), ma la musica non cambia...
Chicca finale... dopo aver aggiornato il firmware, l'interfaccia ethernet del mac mi da problemi... non si collega più all'hub da 1Gbit, ma solo solo a quello da 100Mbit...
Anche questo è stranissimo... non si accende più la luce dell'hub, come se fosse rotta, la porta (e infatti pensavo fosse così), ma attaccandola ad un hub da 100, funziona benissimo. Per chi non lo sapesse, la porta ethernet di questo mac è (era?) a 1Gbit...
08 dicembre 2007
25 anni di Commodore 64
Ebbene si, sono trascorsi già 25 anni...
Questa mattina ricevo un invito del Computer History Museum di Mountain View (California) che ho visitato alcuni anni fa...
"Last Chance to Register: 25th Anniversary of the Commodore 64 -> December 10, 2007"
Interverranno:
Adam Chowaniec Chairman of the Board, Liquid Computing, Inc.
(Ex VP of Technology at Commodore and Developer of Amiga)
E chi è? :-)
William Lowe Chief Executive Officer and President, NEPS
(Ex President of the Entry Systems Division at IBM)
E la IBM che c'azzecca??
Jack Tramiel Founder and CEO, Commodore International
(Ex President and CEO of Atari Corp.)
Mitico... ma è ancora vivo o portano la mummia?
Steve Wozniak Co-Founder, Apple Computer
Pure la Apple... tutti a baciare i piedi a mamma Commodore adesso?
Temo comunque che il sottoscritto non potrà partecipare... non è proprio banale organizzare una trasferta a San Francisco in 2gg... Magari per il 50enario mi organizzo in tempo.
Girando un po' sul web le celebrazioni non mancano.
Repubblica.it posta il solito articolo scritto da un incompetente (non me ne voglia il giornalista, anche io sarei un incompetente se scrivessi... chessò.. di Calcio o di Moda):
Link all'Articolo
In 50 righe riescono a dire che il Commodore 64 aveva 64 chilobytes di potenza (senza K!), lo chiamano "console" (Haaargh!!!), che i suoi concorrenti erano il PET e il Vic-20 (Atari e Spectrum li lasciamo a casa va..), che il Commodore 128 fu un successone (eeeeee...). Tralascio qualche altra (dis)informazione. Ma i geni che scrivono questi pezzi dove li trovano?
Per fortuna la CNN ha scritto un articolo un po' più accurato:
Link all'Articolo
Questa mattina ricevo un invito del Computer History Museum di Mountain View (California) che ho visitato alcuni anni fa...
"Last Chance to Register: 25th Anniversary of the Commodore 64 -> December 10, 2007"
Interverranno:
Adam Chowaniec Chairman of the Board, Liquid Computing, Inc.
(Ex VP of Technology at Commodore and Developer of Amiga)
E chi è? :-)
William Lowe Chief Executive Officer and President, NEPS
(Ex President of the Entry Systems Division at IBM)
E la IBM che c'azzecca??
Jack Tramiel Founder and CEO, Commodore International
(Ex President and CEO of Atari Corp.)
Mitico... ma è ancora vivo o portano la mummia?
Steve Wozniak Co-Founder, Apple Computer
Pure la Apple... tutti a baciare i piedi a mamma Commodore adesso?
Temo comunque che il sottoscritto non potrà partecipare... non è proprio banale organizzare una trasferta a San Francisco in 2gg... Magari per il 50enario mi organizzo in tempo.
Girando un po' sul web le celebrazioni non mancano.
Repubblica.it posta il solito articolo scritto da un incompetente (non me ne voglia il giornalista, anche io sarei un incompetente se scrivessi... chessò.. di Calcio o di Moda):
Link all'Articolo
In 50 righe riescono a dire che il Commodore 64 aveva 64 chilobytes di potenza (senza K!), lo chiamano "console" (Haaargh!!!), che i suoi concorrenti erano il PET e il Vic-20 (Atari e Spectrum li lasciamo a casa va..), che il Commodore 128 fu un successone (eeeeee...). Tralascio qualche altra (dis)informazione. Ma i geni che scrivono questi pezzi dove li trovano?
Per fortuna la CNN ha scritto un articolo un po' più accurato:
Link all'Articolo
01 dicembre 2007
Google Maps API
Questa settimana ho dovuto lavorare ad un progetto che comprendeva un motore di ricerca di ristoranti nel mondo.
Il cliente mi aveva espressamene richiesto l'uso di Google Maps, e quindi mi sono messo a studiarlo.
Come sempre il time-to-market era abbastanza stretto... 3 giorni per fare tutto: Analisi, sviluppo, test....
Ho piacevolemente scoperto che utilizzando le Api di Google, con poche righe di Javascript è facile far apparire una mappa, scegliere il livello di zoom, centrarla su una zona specifica, e impostare dei marker in determinate locazioni. Non male!
Il problema più grosso è dato dal fatto che sia la centratura, ma soprattutto i marker, vanno indicati mediante coodinate, ossia latitudine e longitudine.
Esiste un oggetto chiamato geocoder, che consente di ottenere le coordinate a partire da un'indirizzo scritto in testo (es. Via Savoia 84, 00198 Roma) ma per stessa ammissione di Google è abbastanza lento (qualche frazione di secondo) e soprattutto pesante da elaborare sul server di Google, tanto che limitano 5.000 interrogazioni al giorno per ogni sito.
L'idea è stata quindi quella di scrivere un software che partisse da un database di indirizzi e interrogasse ciclicamente Geocoder in modo da ottenere tutte le coordinate. Per farlo funzionare correttamente ho dovuto utilizzare ASP e Javascript, in una sorta di applicazione web automatica: l'asp costruiva la pagina contenente il javascript, e quest'ultimo si interfacciava con le Api di Google per ottenere le coordinate. Queste venivano passate tramite GET ad una pagina che si occupava di salvare i dati in un DB, e avanti così per 3.000 indirizzi.
L'elaborazione complessiva ha impiegato qualche ora, con qualche interruzione dovute a caratteri "strani" nei nomi dei ristoranti, ma alla fine ho ottenuto quello che volevo: una lista di coordinate pronte da sfruttare.
A quel punto il più era fatto, è bastato scrivere un piccolo motore di ricerca che consentisse di ricercare Paese, città e ristorante per aggiornare di conseguenza la mappa. Niente male!
Volete vedere il risultato? ristoranti.asp
Il cliente mi aveva espressamene richiesto l'uso di Google Maps, e quindi mi sono messo a studiarlo.
Come sempre il time-to-market era abbastanza stretto... 3 giorni per fare tutto: Analisi, sviluppo, test....
Ho piacevolemente scoperto che utilizzando le Api di Google, con poche righe di Javascript è facile far apparire una mappa, scegliere il livello di zoom, centrarla su una zona specifica, e impostare dei marker in determinate locazioni. Non male!
Il problema più grosso è dato dal fatto che sia la centratura, ma soprattutto i marker, vanno indicati mediante coodinate, ossia latitudine e longitudine.
Esiste un oggetto chiamato geocoder, che consente di ottenere le coordinate a partire da un'indirizzo scritto in testo (es. Via Savoia 84, 00198 Roma) ma per stessa ammissione di Google è abbastanza lento (qualche frazione di secondo) e soprattutto pesante da elaborare sul server di Google, tanto che limitano 5.000 interrogazioni al giorno per ogni sito.
L'idea è stata quindi quella di scrivere un software che partisse da un database di indirizzi e interrogasse ciclicamente Geocoder in modo da ottenere tutte le coordinate. Per farlo funzionare correttamente ho dovuto utilizzare ASP e Javascript, in una sorta di applicazione web automatica: l'asp costruiva la pagina contenente il javascript, e quest'ultimo si interfacciava con le Api di Google per ottenere le coordinate. Queste venivano passate tramite GET ad una pagina che si occupava di salvare i dati in un DB, e avanti così per 3.000 indirizzi.
L'elaborazione complessiva ha impiegato qualche ora, con qualche interruzione dovute a caratteri "strani" nei nomi dei ristoranti, ma alla fine ho ottenuto quello che volevo: una lista di coordinate pronte da sfruttare.
A quel punto il più era fatto, è bastato scrivere un piccolo motore di ricerca che consentisse di ricercare Paese, città e ristorante per aggiornare di conseguenza la mappa. Niente male!
Volete vedere il risultato? ristoranti.asp
02 novembre 2007
La Storia Ancestrale
Ho aggiornato la home page del mio sito (www.farenga.it) mettendo finalmente online un gioco che è rimasto nel cassetto per troppo tempo... ma andiamo con ordine.
Nel 1994 mi viene commissionata dalla Hobby & Work la realizzazione del videogame di una storia a fumetti fantasy che stava per essere pubblicata in Italia per la prima volta: La Storia Ancestrale.
L'incontro con uno dei responsabili fu organizzato da Massimiliano Anticoli, dipendente di Hobby & Work, ed ex-direttore responsabile di Amiga Magazine (io scrivevo su Amiga Magazine all'epoca).
In pochi giorni l'affare fu concluso: Holodream Software si impegnava a sviluppare un videogame in quattro episodi della storia Ancestrale per MS-DOS e Amiga. Il gioco sarebbe stato pubblicati in edicola a puntate.
Il resto è storia... ricevetti tutti i numeri della rivista (che ancora conservo gelosamente), e progressivamente consegnammo le 4 puntate.
Tutto OK allora?
Lavorativamente parlando si... furono consegnati i 4 episodi per MS-DOS e i 4 per Amiga... ma la Commodore in quel periodo era fallita, e dal momento la piattaforma Amiga stava morendo, Hobby & Work decise di pubblicare esclusivamente la versione MS-Dos.
Questo significa che le quattro puntate in versione Amiga non videro mai la luce, pur essendo pronte al 100%.
Per quanto ne so questo successe anche a tanti altri giochi, prodotti da software house ben più blasonate, che vennero lasciati nel cassetto a causa della situazione Amiga dell'epoca, e dell'esplosione del mercato dei giochi per PC.
Spero quindi che tutti gli Amighisti apprezzino la pubblicazione di questi inediti, anche se devo segnalare che (se non ricordo male) la versione è esattamente identica a quella per PC. Quindi niente "chicche". Comunque gli appassionati della versione PC provino a giocarli per vedere se riscontrano differenze.
Buon divertimento!
______________________________________________________________________
Alcune note tecniche:
- La versione PC fu sviluppata in Turbo Pascal
- La versione Amiga fu sviluppata in E (non è un errore... si tratta proprio dell'AmigaE)
- La versione Amiga dispone di un installer per Hard Disk (incredibile!)
Programmatore versione Amiga: Fabrizio Farenga
Programmatore versione MS-DOS: Raffaele Angius
Animazioni e altra grafica: Raffaele Valensise
Sfondi: Manuele De Lisio
Musica: Nicola Tomljanovich
Nel 1994 mi viene commissionata dalla Hobby & Work la realizzazione del videogame di una storia a fumetti fantasy che stava per essere pubblicata in Italia per la prima volta: La Storia Ancestrale.
L'incontro con uno dei responsabili fu organizzato da Massimiliano Anticoli, dipendente di Hobby & Work, ed ex-direttore responsabile di Amiga Magazine (io scrivevo su Amiga Magazine all'epoca).
In pochi giorni l'affare fu concluso: Holodream Software si impegnava a sviluppare un videogame in quattro episodi della storia Ancestrale per MS-DOS e Amiga. Il gioco sarebbe stato pubblicati in edicola a puntate.
Il resto è storia... ricevetti tutti i numeri della rivista (che ancora conservo gelosamente), e progressivamente consegnammo le 4 puntate.
Tutto OK allora?
Lavorativamente parlando si... furono consegnati i 4 episodi per MS-DOS e i 4 per Amiga... ma la Commodore in quel periodo era fallita, e dal momento la piattaforma Amiga stava morendo, Hobby & Work decise di pubblicare esclusivamente la versione MS-Dos.
Questo significa che le quattro puntate in versione Amiga non videro mai la luce, pur essendo pronte al 100%.
Per quanto ne so questo successe anche a tanti altri giochi, prodotti da software house ben più blasonate, che vennero lasciati nel cassetto a causa della situazione Amiga dell'epoca, e dell'esplosione del mercato dei giochi per PC.
Spero quindi che tutti gli Amighisti apprezzino la pubblicazione di questi inediti, anche se devo segnalare che (se non ricordo male) la versione è esattamente identica a quella per PC. Quindi niente "chicche". Comunque gli appassionati della versione PC provino a giocarli per vedere se riscontrano differenze.
Buon divertimento!
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Alcune note tecniche:
- La versione PC fu sviluppata in Turbo Pascal
- La versione Amiga fu sviluppata in E (non è un errore... si tratta proprio dell'AmigaE)
- La versione Amiga dispone di un installer per Hard Disk (incredibile!)
Programmatore versione Amiga: Fabrizio Farenga
Programmatore versione MS-DOS: Raffaele Angius
Animazioni e altra grafica: Raffaele Valensise
Sfondi: Manuele De Lisio
Musica: Nicola Tomljanovich
25 settembre 2007
Speciale di Computer Chronicles sul Commodore 64
Ho scovato questo interessante speciale della trasmissione americana Computer Chronicles sul Commodore 64.
Non ci crederete, ma uno dei due conduttori è Gary Kildall, il creatore del CP/M!
La trasmissione è ricca di chicche sul Commodore 64, e c'è perfino uno speciale sul Geos, con intervista al fondatore della Berkley Softworks, e tour degli uffici.
Buona visione
Non ci crederete, ma uno dei due conduttori è Gary Kildall, il creatore del CP/M!
La trasmissione è ricca di chicche sul Commodore 64, e c'è perfino uno speciale sul Geos, con intervista al fondatore della Berkley Softworks, e tour degli uffici.
Buona visione
17 settembre 2007
Ho trovato questa bellissima recensione della Holodream Software sul forum http://forumgamesradar.futuregamer.it, e ho deciso di pubblicarla per non rischiare che si perda... Giuro che non l'ho scritta io!
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La Holodream nasce in Italia nei primi del '90 (e precisamente nell'anno 1991) come azienda volta, in un primo tempo, alla creazione di software per conto di terzi (videogiochi, CDROM multimediali, giochi e videogiochi online) e poi, in un secondo tempo e anche grazie alla rivoluzione portata da internet, in fornitrice di servizi informatici (installazione di reti aziendali, costruzione di siti web, ma anche e soprattutto relativa assistenza e manutenzione) non solo confinati al territorio italiano bensì anche al ricco mercato Nord-Europeo ed Americano.
L'anno più florido per la Holodream, a livello videoludico, è sicuramente il 1994, anno in cui viene realizzata la maggior parte dei loro prodotti prettamente videoludici per PC IBM compatibile. Vengono realizzati, infatti, 4 titoli stand-alone, L'Eternauta, Flash Gordon, Mandrake e Yellow Kid, tutti in collaborazione con il gruppo editoriale di Roma Comic Art, seguendo il filone d'oro videoludico-fumettistico sperimentato con successo dalla Simulmondo, più un videogioco in 4 Episodi venduto in Edicola, La Storia Ancestrale, che per il suo lancio si avvaleva della "spalla" pubblicitaria della consolidata Hobby & Works, Casa Editrice "di nicchia" tra le più affermate in Italia. Quest'ultima, nota al pubblico più "otaku" per le sue innumerevoli produzioni Fantasy (Mutant Chronicles, etc.) e non solo (Medioevo e Miniature, etc.), vendute perlopiù in Edicola, pubblicò nello stesso anno un Gioco di Ruolo (Libro + Carte) in 26 Episodi al quale il videogioco della Holodream era "liberamente" ispirato.
Anche in questo caso, come già accadde per le produzioni di "fumetto interarrttivo" della Simulmondo, l'esperimento della Holodream/Hobby & Works (abbinare Gioco di Ruolo "classico" con la sua controparte interattiva) fu in parte reso vano dalla realizzazione non proprio al top della seconda, fatto che lasciava nuovamente "freddi" entrambi i potenziali acquirenti. Le vendite sperate probabilmente non furono mai raggiunte e ben presto La Storia Ancestrale si ritrovò ad essere allegata (o relegata?) ad una rivista di videogiochi, PC Play Magazine (anch'essa poi anzitempo defunta...).
Forse anche per colpa di questo insuccesso, la Holodream cambiò velocemente "rotta" già dall'anno successivo, iniziando a produrre quasi esclusivamente per conto di terzi ed abbandonando piuttosto velocemente le produzioni videoludiche in proprio...
Ciononostante, quei pochi prodotti videoludici della Holodream che oggi ci rimangono, testimoniano ancora oggi gli splendidi "anni ruggenti" del videoludismo italiano, dimostrando ancora una volta l'innovazione (di marketing) tipicamente italica che le nostre Software House hanno saputo apportare a questo tipo di intrattenimento solitamente molto stantìo!"
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La Holodream nasce in Italia nei primi del '90 (e precisamente nell'anno 1991) come azienda volta, in un primo tempo, alla creazione di software per conto di terzi (videogiochi, CDROM multimediali, giochi e videogiochi online) e poi, in un secondo tempo e anche grazie alla rivoluzione portata da internet, in fornitrice di servizi informatici (installazione di reti aziendali, costruzione di siti web, ma anche e soprattutto relativa assistenza e manutenzione) non solo confinati al territorio italiano bensì anche al ricco mercato Nord-Europeo ed Americano.
L'anno più florido per la Holodream, a livello videoludico, è sicuramente il 1994, anno in cui viene realizzata la maggior parte dei loro prodotti prettamente videoludici per PC IBM compatibile. Vengono realizzati, infatti, 4 titoli stand-alone, L'Eternauta, Flash Gordon, Mandrake e Yellow Kid, tutti in collaborazione con il gruppo editoriale di Roma Comic Art, seguendo il filone d'oro videoludico-fumettistico sperimentato con successo dalla Simulmondo, più un videogioco in 4 Episodi venduto in Edicola, La Storia Ancestrale, che per il suo lancio si avvaleva della "spalla" pubblicitaria della consolidata Hobby & Works, Casa Editrice "di nicchia" tra le più affermate in Italia. Quest'ultima, nota al pubblico più "otaku" per le sue innumerevoli produzioni Fantasy (Mutant Chronicles, etc.) e non solo (Medioevo e Miniature, etc.), vendute perlopiù in Edicola, pubblicò nello stesso anno un Gioco di Ruolo (Libro + Carte) in 26 Episodi al quale il videogioco della Holodream era "liberamente" ispirato.
Anche in questo caso, come già accadde per le produzioni di "fumetto interarrttivo" della Simulmondo, l'esperimento della Holodream/Hobby & Works (abbinare Gioco di Ruolo "classico" con la sua controparte interattiva) fu in parte reso vano dalla realizzazione non proprio al top della seconda, fatto che lasciava nuovamente "freddi" entrambi i potenziali acquirenti. Le vendite sperate probabilmente non furono mai raggiunte e ben presto La Storia Ancestrale si ritrovò ad essere allegata (o relegata?) ad una rivista di videogiochi, PC Play Magazine (anch'essa poi anzitempo defunta...).
Forse anche per colpa di questo insuccesso, la Holodream cambiò velocemente "rotta" già dall'anno successivo, iniziando a produrre quasi esclusivamente per conto di terzi ed abbandonando piuttosto velocemente le produzioni videoludiche in proprio...
Ciononostante, quei pochi prodotti videoludici della Holodream che oggi ci rimangono, testimoniano ancora oggi gli splendidi "anni ruggenti" del videoludismo italiano, dimostrando ancora una volta l'innovazione (di marketing) tipicamente italica che le nostre Software House hanno saputo apportare a questo tipo di intrattenimento solitamente molto stantìo!"
16 settembre 2007
Un po' di messaggi di ST-PIC bbs
Come promesso ho estratto alcuni messaggi interessanti dal mio log di ST-PIC... fatevi qualche risata!
Per prima cosa il mitico Francesco Martire detto MATRO, che all'epoca collaborava con al Genias per sviluppare Dragon's Kingdom su Amiga, scambia un commento sul MasterSeka con Emanuele Viola (Programmatore di Nathan Never per Amiga).
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Messaggio: #27 - Area Computers
Data: 07-Mar-92 01:06:04
Da: Francesco Martire
a: Emanuele Viola (ricevuto)
Oggetto: ANOTHER ¹¯¤HELP - #24
rispondo alla tua preghierina sugli hunk e sul masterseka...
ebbene si, mi elevo al tuo altissimo livello, cerchero' di farmi capire,
ssiighh!!!
DUNQUE, IO ERO IL PIU' FIGO DEI FANS DEL MSEKA... MA POI MI E' CADUTO A
ZERO, DATO CHE NONSUPPORTA GLI HUNK, NONOSTANTE I MANUALI VARI AFFERMINO
IL CONTRARIO. MSEKA NON E' INGRADO DI RILOCARE GLI HUNK, PERCHE'; GLI
MANCA PROPRIO IL CODICE PER FARLO, INFATTI C'E' UN MERO "RTS" SEGUITO DA
UN PO' DI "NOP".. FORSE I CODER HANNO DECISO DI TAGLIARE QUEL PEZZO PER
VIA DI NUMEROSI BUGS, BOH...
IL MIâsYÊGÉ"@ºlã²í¤äK{z» ø CON
IL MIO CONSIGLIO E':
PIGLIATI L'ASMONE 1.06!!!!!
PERCHE' E' MOOOOLTO SIMILE ALL'MSEKA, GIURO, IO ORMAI MI SONO ABITUATO E
TI GIURO CHE E' QUASI UGUALE.. MA SUPPORTA GLI HUNKS DA DIO (VEDI RASTABOX
CHE E' COMPATIBILE AL 100% COLL'AMIGADOS)...
L'ASMONE HA PURE NUMEROSISSIMI COMANDI (CHE MAGARI TI SERVONO X LE COSE
ESTERNE CHE DICEVI TE) MA IO NON LI SO' XCHE' IL MANUALE E' IN TEDESCO E
NON CI CPISCO 1 PENE. X QUESTO INFATTI IO CERCAVO IL MANUALE IN INGLESE!!
CIAO DA MATRO, QUELLO BONO BAH!!!
Matro (Programmatore Amiga)
(International Coder)
(Mega techno rasta cmp)
(Affiliato alla societa' CBM)
(pure a quella IBM)
(E xche' no? anche a MAKSOFT)
-------------------------------------------------------------------------
Qui di seguito trovate un mio annuncio riguardo un convertitore di immagini che non so se poi ho effettivamente realizzato (non credo).
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Messaggio: #48 - Area Computers
Data: 11-Mar-92 00:21:34
Da: Fabrizio Farenga
a: Francesco Martire (ricevuto)
Oggetto: XCOPY - #42
ATTENZIONE: Non so' chi di voi usa l'IFF converter dei Kefrens;
Ho scoperto che non funge sotto 2.0 (e questa e' una bella sola per me,
visto che fra 1 mese mi arriva il 3000), quindi mi sono riproposto che
appena finito Top Wrestling (tanto non lavoro fino a giungno visto che ho
gli esami di maturita') mi metto a programmare un Iff converter bello e
funzionante con 68030, 2.0 e compagnia bella. Se qualcuno ha qualeche
BUONA IDEA su opzioni da implementare e' invitato a lasciarmi un
messaggio. (ovviamente sara' citato nell'About).
__ __
|_ |_
|abrizio |arenga ---> Programmatore AMIGA
=================================
-------------------------------------------------------------------------
Karim Benaddi, il sysop,
-------------------------------------------------------------------------
Messaggio: #67 - Area Computers
Data: 14-Mar-92 10:23:02
Da: Sysop
a: Fabrizio Farenga (ricevuto)
Oggetto: XCOPY - #48
Ecco bravo...tanto per iniziare potresti attivargli l'uso del copyback del
68040 visto che ormai e' uscito da 1 anno e siamo nel 1992.....
per una cosa posso dire che hai regione,l'Amiga 3000 e' effettivamente il
computer "da farsi",oramai il 2000 si sta orientanto verso la sua bella
tombetta (andiamo ragazzi! siamo nel 1992,ancora con motherboards a 16
bits? nun se po'!) ed il 500 sta diventando ormai un mito sulle consolle
da home...diventera' il videogioco da casa per eccellenza quindi' non
fallira' mai...ma scordatevi schede broadcast,seriali e cazzi del genere
FUTURI che andranno tutti solo sul 3000 non piu' sul 2000 e ancor di meno
sul 500...niente..la strada e' questa ormai...s'aspetta che il 3000
raggiunge un costo accettabile...e tutti quelli che intendono fare
qualcosa con amiga che non sia una partita a f1gp si vendono tutto e se ne
fanno uno...perche'? perche'??? come perche!?...ancora non lo sapete? bhe'
ve lo dico io....
PRIMIS perche' l'harddisk e' una periferica TROPPO basilare,e' finita
l'epoca degli smanettamenti sui floppy che causano un casino di Read-Write
errors e rallentamenti spettacolari..i floppy si devono usare solo per
portare i programmi agli amici,non per lavorare,per quello e' stato
inventato l'harddisk....chi non l'ha mai avuto forse non riesce a
capire,ma chi gia' lo ha sa' che preferirebbe vendere l'amiga e passare ad
un mac o ad un pc piuttosto che tornare a smanettare coi "3.1/2".
SECUNDIS anche il 68030 o per lo meno una qualche-sorta di accelerazione
sta diventando indispensabile,in fondo ragazzi...diciamocelo..cos'e' che
vogliamo da un computer? PERCHE' CI COMPRIAMO UN COMPUTER! PERCHE' I
GIOCHI DA BAR SONO FIGHI E QUELLI SU AMIGA (o per lo meno la maggior
parte) SONO PIETOSI?...risposta ad entrambe le domande...LA VELOCITA'..
L'amiga standard non ha un processore decente o per lo meno non uno che
tenga testa agli standard del 1992 (aho'! siamo nel DUEMILA cazzo!!!)
magari era una favola nell'85 quando hanno partorito l'amy...ma
adesso...e' l'era del 040 e uno schifo di 68030 in un modello standard lo
voglio,anche' perche' adesso i 030 si trobvano pure per strada...non si
puo' piu' sopportare una decompressione .lzh che per essere effettuata
richiede 2 caffe' e 4 cornetti di tempo,un refresh che richiede almeno 1
caramella,ed un rendering che richiede minimo un viaggio (fuori roma!)
TERZIS La grafica! e' finito il periodo del 640 x 512,e' finito il periodo
del VIBRAMENTO...vi rendete conto che l'amiga e' l'unico computer che
ancora utilizza monitor standard formato jack,mentre siamo nell'era
dell'RGB DIGITALE????...inoltre e' anche il momento di iniziare a vedere
un po' piu' di colori,perche' le pictures come la donna con la matita in
bocca in HAM ci potevano sorprendere nell'86 ma ora ci fanno solo pena
confronto al Macintosh II o alle Super VGA,e' l'era dell'HAM-E,dei
2^24 colori....che possono essere messi su un'amiga 3000 con 400.000L.
Questo e' un pianto alla Commodore che ha lo scopo di PROMULGARE la
produzione di macchine piu' evolute e di abbassare i prezzi...
in fondo...prezzi bassi = piu' guadagno,no?
-------------------------------------------------------------------------
Matro ha problemi a leggere la tastiera sull'Amiga 2000, e Rasty gentilmente gli da una mano a debuggare!
-------------------------------------------------------------------------
Messaggio: #80 - Area Computers
Data: 15-Mar-92 11:35:08
Da: Fabrizio Zavagli
a: Francesco Martire (ricevuto)
Oggetto: ASMONE - #14
FM> UN OTTIMO SUGGERIMENTO, GRAZIE! COME DICI? SUL 2000A NON FUNZIONA?
FM> CAVOLO CHE PALLLEEEE!!!! CREDEVO DI AVER RISOLTO I PROBLEMI DI
FM> COMPATIBILITA'.. COMQUNUE VEDO UN PO'.. ANCHE SE NON HO IDEA DI COME
FM> IL 2000A DIFFERISCA DAGLI ALTRI TIPI DI AMIGA A LIVELLO DICHIP (DATO
FM> CHE NON USO LIBRERIE).. MA DIMMI: CHE TI FA ESATTAMENTE??? CIOE' TI
FM> DA' ILCURSORE, LA FRECCIA SI MUOVE, ECC ECC E NON TI FA SCRIVERE?
Ehehe si infatti usare le librerie e' LAME!! :-)
Beh il problema non e' nuovo: anche su altri programmi mi permette di
premere UN SOLO TASTO, e poi piu' nulla, come se non scrivessi... per il
resto funzica!
Se mi dici come hai strutturato piu' o meno la routine di lettura magari
troviamo insieme una soluzione!
Forse se leggi direttamente da $bfec01 da problemi... vedi un po tu..
ciaox!
-------------------------------------------------------------------------
Infine una piccola chicca (per chi la capisce)... senza capo ne coda, ma a me piace! :-)
-------------------------------------------------------------------------
Messaggio: #88 - Area Computers
Data: 15-Mar-92 18:58:59
Da: Davide Pasca
a: Sysop (ricevuto)
Oggetto: AAHHHOOO'' - #71
ao sto' a cas adi marco fiorelli e mi devo sbrigare ad andare via perche'
fra un po passi tu a casa mia! ..Poi me lo rileggo e rispondo..
ciaox!
Per prima cosa il mitico Francesco Martire detto MATRO, che all'epoca collaborava con al Genias per sviluppare Dragon's Kingdom su Amiga, scambia un commento sul MasterSeka con Emanuele Viola (Programmatore di Nathan Never per Amiga).
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Messaggio: #27 - Area Computers
Data: 07-Mar-92 01:06:04
Da: Francesco Martire
a: Emanuele Viola (ricevuto)
Oggetto: ANOTHER ¹¯¤HELP - #24
rispondo alla tua preghierina sugli hunk e sul masterseka...
ebbene si, mi elevo al tuo altissimo livello, cerchero' di farmi capire,
ssiighh!!!
DUNQUE, IO ERO IL PIU' FIGO DEI FANS DEL MSEKA... MA POI MI E' CADUTO A
ZERO, DATO CHE NONSUPPORTA GLI HUNK, NONOSTANTE I MANUALI VARI AFFERMINO
IL CONTRARIO. MSEKA NON E' INGRADO DI RILOCARE GLI HUNK, PERCHE'; GLI
MANCA PROPRIO IL CODICE PER FARLO, INFATTI C'E' UN MERO "RTS" SEGUITO DA
UN PO' DI "NOP".. FORSE I CODER HANNO DECISO DI TAGLIARE QUEL PEZZO PER
VIA DI NUMEROSI BUGS, BOH...
IL MIâsYÊGÉ"@ºlã²í¤äK{z» ø CON
IL MIO CONSIGLIO E':
PIGLIATI L'ASMONE 1.06!!!!!
PERCHE' E' MOOOOLTO SIMILE ALL'MSEKA, GIURO, IO ORMAI MI SONO ABITUATO E
TI GIURO CHE E' QUASI UGUALE.. MA SUPPORTA GLI HUNKS DA DIO (VEDI RASTABOX
CHE E' COMPATIBILE AL 100% COLL'AMIGADOS)...
L'ASMONE HA PURE NUMEROSISSIMI COMANDI (CHE MAGARI TI SERVONO X LE COSE
ESTERNE CHE DICEVI TE) MA IO NON LI SO' XCHE' IL MANUALE E' IN TEDESCO E
NON CI CPISCO 1 PENE. X QUESTO INFATTI IO CERCAVO IL MANUALE IN INGLESE!!
CIAO DA MATRO, QUELLO BONO BAH!!!
Matro (Programmatore Amiga)
(International Coder)
(Mega techno rasta cmp)
(Affiliato alla societa' CBM)
(pure a quella IBM)
(E xche' no? anche a MAKSOFT)
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Qui di seguito trovate un mio annuncio riguardo un convertitore di immagini che non so se poi ho effettivamente realizzato (non credo).
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Messaggio: #48 - Area Computers
Data: 11-Mar-92 00:21:34
Da: Fabrizio Farenga
a: Francesco Martire (ricevuto)
Oggetto: XCOPY - #42
ATTENZIONE: Non so' chi di voi usa l'IFF converter dei Kefrens;
Ho scoperto che non funge sotto 2.0 (e questa e' una bella sola per me,
visto che fra 1 mese mi arriva il 3000), quindi mi sono riproposto che
appena finito Top Wrestling (tanto non lavoro fino a giungno visto che ho
gli esami di maturita') mi metto a programmare un Iff converter bello e
funzionante con 68030, 2.0 e compagnia bella. Se qualcuno ha qualeche
BUONA IDEA su opzioni da implementare e' invitato a lasciarmi un
messaggio. (ovviamente sara' citato nell'About).
__ __
|_ |_
|abrizio |arenga ---> Programmatore AMIGA
=================================
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Karim Benaddi, il sysop,
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Messaggio: #67 - Area Computers
Data: 14-Mar-92 10:23:02
Da: Sysop
a: Fabrizio Farenga (ricevuto)
Oggetto: XCOPY - #48
Ecco bravo...tanto per iniziare potresti attivargli l'uso del copyback del
68040 visto che ormai e' uscito da 1 anno e siamo nel 1992.....
per una cosa posso dire che hai regione,l'Amiga 3000 e' effettivamente il
computer "da farsi",oramai il 2000 si sta orientanto verso la sua bella
tombetta (andiamo ragazzi! siamo nel 1992,ancora con motherboards a 16
bits? nun se po'!) ed il 500 sta diventando ormai un mito sulle consolle
da home...diventera' il videogioco da casa per eccellenza quindi' non
fallira' mai...ma scordatevi schede broadcast,seriali e cazzi del genere
FUTURI che andranno tutti solo sul 3000 non piu' sul 2000 e ancor di meno
sul 500...niente..la strada e' questa ormai...s'aspetta che il 3000
raggiunge un costo accettabile...e tutti quelli che intendono fare
qualcosa con amiga che non sia una partita a f1gp si vendono tutto e se ne
fanno uno...perche'? perche'??? come perche!?...ancora non lo sapete? bhe'
ve lo dico io....
PRIMIS perche' l'harddisk e' una periferica TROPPO basilare,e' finita
l'epoca degli smanettamenti sui floppy che causano un casino di Read-Write
errors e rallentamenti spettacolari..i floppy si devono usare solo per
portare i programmi agli amici,non per lavorare,per quello e' stato
inventato l'harddisk....chi non l'ha mai avuto forse non riesce a
capire,ma chi gia' lo ha sa' che preferirebbe vendere l'amiga e passare ad
un mac o ad un pc piuttosto che tornare a smanettare coi "3.1/2".
SECUNDIS anche il 68030 o per lo meno una qualche-sorta di accelerazione
sta diventando indispensabile,in fondo ragazzi...diciamocelo..cos'e' che
vogliamo da un computer? PERCHE' CI COMPRIAMO UN COMPUTER! PERCHE' I
GIOCHI DA BAR SONO FIGHI E QUELLI SU AMIGA (o per lo meno la maggior
parte) SONO PIETOSI?...risposta ad entrambe le domande...LA VELOCITA'..
L'amiga standard non ha un processore decente o per lo meno non uno che
tenga testa agli standard del 1992 (aho'! siamo nel DUEMILA cazzo!!!)
magari era una favola nell'85 quando hanno partorito l'amy...ma
adesso...e' l'era del 040 e uno schifo di 68030 in un modello standard lo
voglio,anche' perche' adesso i 030 si trobvano pure per strada...non si
puo' piu' sopportare una decompressione .lzh che per essere effettuata
richiede 2 caffe' e 4 cornetti di tempo,un refresh che richiede almeno 1
caramella,ed un rendering che richiede minimo un viaggio (fuori roma!)
TERZIS La grafica! e' finito il periodo del 640 x 512,e' finito il periodo
del VIBRAMENTO...vi rendete conto che l'amiga e' l'unico computer che
ancora utilizza monitor standard formato jack,mentre siamo nell'era
dell'RGB DIGITALE????...inoltre e' anche il momento di iniziare a vedere
un po' piu' di colori,perche' le pictures come la donna con la matita in
bocca in HAM ci potevano sorprendere nell'86 ma ora ci fanno solo pena
confronto al Macintosh II o alle Super VGA,e' l'era dell'HAM-E,dei
2^24 colori....che possono essere messi su un'amiga 3000 con 400.000L.
Questo e' un pianto alla Commodore che ha lo scopo di PROMULGARE la
produzione di macchine piu' evolute e di abbassare i prezzi...
in fondo...prezzi bassi = piu' guadagno,no?
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Matro ha problemi a leggere la tastiera sull'Amiga 2000, e Rasty gentilmente gli da una mano a debuggare!
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Messaggio: #80 - Area Computers
Data: 15-Mar-92 11:35:08
Da: Fabrizio Zavagli
a: Francesco Martire (ricevuto)
Oggetto: ASMONE - #14
FM> UN OTTIMO SUGGERIMENTO, GRAZIE! COME DICI? SUL 2000A NON FUNZIONA?
FM> CAVOLO CHE PALLLEEEE!!!! CREDEVO DI AVER RISOLTO I PROBLEMI DI
FM> COMPATIBILITA'.. COMQUNUE VEDO UN PO'.. ANCHE SE NON HO IDEA DI COME
FM> IL 2000A DIFFERISCA DAGLI ALTRI TIPI DI AMIGA A LIVELLO DICHIP (DATO
FM> CHE NON USO LIBRERIE).. MA DIMMI: CHE TI FA ESATTAMENTE??? CIOE' TI
FM> DA' ILCURSORE, LA FRECCIA SI MUOVE, ECC ECC E NON TI FA SCRIVERE?
Ehehe si infatti usare le librerie e' LAME!! :-)
Beh il problema non e' nuovo: anche su altri programmi mi permette di
premere UN SOLO TASTO, e poi piu' nulla, come se non scrivessi... per il
resto funzica!
Se mi dici come hai strutturato piu' o meno la routine di lettura magari
troviamo insieme una soluzione!
Forse se leggi direttamente da $bfec01 da problemi... vedi un po tu..
ciaox!
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Infine una piccola chicca (per chi la capisce)... senza capo ne coda, ma a me piace! :-)
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Messaggio: #88 - Area Computers
Data: 15-Mar-92 18:58:59
Da: Davide Pasca
a: Sysop (ricevuto)
Oggetto: AAHHHOOO'' - #71
ao sto' a cas adi marco fiorelli e mi devo sbrigare ad andare via perche'
fra un po passi tu a casa mia! ..Poi me lo rileggo e rispondo..
ciaox!
11 settembre 2007
Ombre dal passato...
C'era una volta ST-PIC... O sarebbe meglio dire: c'erano una volta le BBS!
Erano i primi anni '90, Internet (perlomeno in Italia) era ancora una cosa da università americana, e noi smanettoni ci divertivamo con i nostri modem, connettendoci alle BBS.
Si trattava in pratica di piccole banche dati, rigorosamente testuali (con poche eccezioni), alle quali ci si connetteva con una chiamata telefonica diretta, e si accedeva principalmente ad un archivio di files e ad una message board.
Soprattutto nei principali distretti urbani (Roma e Milano) erano attive decine e decine di BBS, ognuna specializzata in qualche tipo di argomento: hacking, Amiga, Apple, PC, sesso....
Si può dire che erano le antenate degli attuali siti Web amatoriali, dove un web master (all'epoca: Sysop) preparava un computer (Amiga, MS-Dos...), tirava su le sue belle paginette, metteva un forum, e soprattutto vi dedicava una linea telefonica.
Eh sì, il dramma era questo: per ricevere i collegamenti la BBS aveva bisogno di una linea telefonica dedicata. In pratica chi voleva connettersi, non doveva fare altro che aprire un programma di terminale (un antenato dei browser), comporre il numero di telefono della BBS e collegarsi.
Questo significava che il numero massimo di utenti connessi ad una BBS era pari al numero di linee dedicate (solitamente una!), e che soprattutto negli orari di punta (la sera) trovare la linea libera sulle BBS "buone" era un dramma. Qualcuno ricorreva a trucchetti come chiamare il numero SIP "Chiamata urbana urgente" per far cadere la linea all'utente connesso, ma con l'introduzione dei modem a correzione d'errore non funzionava più tanto bene....
Questa lunga premessa a cosa ci porta? Al fatto che scavando nell'hard disk del mio vecchio Amiga 4000 ho scovato un log di messaggi di una delle mitiche BBS della "scena Romana": ST-PIC (spero si scrivesse così).
Questa BBS era frequentata principalmente da amighisti, e in particolare era un punto di ritrovo dei programmatori Amiga Romani che all'epoca si scambiavano info e flames.
Tra questi ovviamente c'era anche il sottoscritto e, va aggiunto, eravamo tutti dei ragazzini. Pertanto i messaggi sono zeppi di insulti gratuiti, "cazzate varie", ma anche spettacolari discuisizioni tecniche, su linguaggio macchina e registri di sistema, il che fa doppiamente impressione oggi, sia per la complessità di alcuni argomenti sia per l'età dei partecipanti, princialmente sedicenni!
Nell'attesa di "sbobbinare" un po di questo materiale, e pubblicarlo su questo blog, posto qui di seguito il banner di un'altra BBS, meno mitica dal punto di vista della programmazione, ma sicuramente storica nel panorama delle BBS di Roma: Franz BBS. Anche questo è un pezzo di storia, quasi archeologia, informatica. Mi è capitato tra le mani, come un polveroso cimelio, e ho pensato di pubblicarlo.
Erano i primi anni '90, Internet (perlomeno in Italia) era ancora una cosa da università americana, e noi smanettoni ci divertivamo con i nostri modem, connettendoci alle BBS.
Si trattava in pratica di piccole banche dati, rigorosamente testuali (con poche eccezioni), alle quali ci si connetteva con una chiamata telefonica diretta, e si accedeva principalmente ad un archivio di files e ad una message board.
Soprattutto nei principali distretti urbani (Roma e Milano) erano attive decine e decine di BBS, ognuna specializzata in qualche tipo di argomento: hacking, Amiga, Apple, PC, sesso....
Si può dire che erano le antenate degli attuali siti Web amatoriali, dove un web master (all'epoca: Sysop) preparava un computer (Amiga, MS-Dos...), tirava su le sue belle paginette, metteva un forum, e soprattutto vi dedicava una linea telefonica.
Eh sì, il dramma era questo: per ricevere i collegamenti la BBS aveva bisogno di una linea telefonica dedicata. In pratica chi voleva connettersi, non doveva fare altro che aprire un programma di terminale (un antenato dei browser), comporre il numero di telefono della BBS e collegarsi.
Questo significava che il numero massimo di utenti connessi ad una BBS era pari al numero di linee dedicate (solitamente una!), e che soprattutto negli orari di punta (la sera) trovare la linea libera sulle BBS "buone" era un dramma. Qualcuno ricorreva a trucchetti come chiamare il numero SIP "Chiamata urbana urgente" per far cadere la linea all'utente connesso, ma con l'introduzione dei modem a correzione d'errore non funzionava più tanto bene....
Questa lunga premessa a cosa ci porta? Al fatto che scavando nell'hard disk del mio vecchio Amiga 4000 ho scovato un log di messaggi di una delle mitiche BBS della "scena Romana": ST-PIC (spero si scrivesse così).
Questa BBS era frequentata principalmente da amighisti, e in particolare era un punto di ritrovo dei programmatori Amiga Romani che all'epoca si scambiavano info e flames.
Tra questi ovviamente c'era anche il sottoscritto e, va aggiunto, eravamo tutti dei ragazzini. Pertanto i messaggi sono zeppi di insulti gratuiti, "cazzate varie", ma anche spettacolari discuisizioni tecniche, su linguaggio macchina e registri di sistema, il che fa doppiamente impressione oggi, sia per la complessità di alcuni argomenti sia per l'età dei partecipanti, princialmente sedicenni!
Nell'attesa di "sbobbinare" un po di questo materiale, e pubblicarlo su questo blog, posto qui di seguito il banner di un'altra BBS, meno mitica dal punto di vista della programmazione, ma sicuramente storica nel panorama delle BBS di Roma: Franz BBS. Anche questo è un pezzo di storia, quasi archeologia, informatica. Mi è capitato tra le mani, come un polveroso cimelio, e ho pensato di pubblicarlo.

31 agosto 2007
Basta spam!
Lo spam mi ha proprio rotto... nel mese di agosto ho ricevuto una media di 140 messaggi al giorno. Di questi mediamente 1/2 erano utili (ad agosto sono tutti in ferie e non mi scrive molta gente) il resto era SPAM!

Visto che notoriamente non ho nulla da fare, ho dedicato un po' di tempo a ragionare come combattere efficacemente la vera piaga del 2000....
Al momento il mio server utilizza Merak Mail con tutte le opzioni i antispam attive. Una volta a settimana non manco di "addestrarlo" inviando all'engine qualche centinaio di messaggi di spam da analizzare.
Il problema è che comunque una percentuale di messaggi spam non viene rilevata tale, mentre allo stessoo tempo alcuni di messaggi "buoni" vengono marcati come spam... si tratta dei cosiddetti "falsi positivi".
Avendo a disposizione numerose caselle email, più tutte quelle degli utenti che amministro, ho fatto alcune analisi che mi hanno portato ad un'ovvia conclusione: per ottenere i propri risultati gli spammer mandano lo stesso messaggio a milioni di utenti, mentre i messaggi buoni sono di norma mandati a un destinatario solo
Perchè non sfruttare questa caratteristica per intercettare lo spam?
In pratica si potrebbero tenere sotto controllo numerose caselle di posta, e se un messaggio viene inviato contemporaneamente a tutte le caselle si può essere quasi certi che si tratti di spam.
Nei prossimi giorni approfondiremo la faccenda.

Visto che notoriamente non ho nulla da fare, ho dedicato un po' di tempo a ragionare come combattere efficacemente la vera piaga del 2000....
Al momento il mio server utilizza Merak Mail con tutte le opzioni i antispam attive. Una volta a settimana non manco di "addestrarlo" inviando all'engine qualche centinaio di messaggi di spam da analizzare.
Il problema è che comunque una percentuale di messaggi spam non viene rilevata tale, mentre allo stessoo tempo alcuni di messaggi "buoni" vengono marcati come spam... si tratta dei cosiddetti "falsi positivi".
Avendo a disposizione numerose caselle email, più tutte quelle degli utenti che amministro, ho fatto alcune analisi che mi hanno portato ad un'ovvia conclusione: per ottenere i propri risultati gli spammer mandano lo stesso messaggio a milioni di utenti, mentre i messaggi buoni sono di norma mandati a un destinatario solo
Perchè non sfruttare questa caratteristica per intercettare lo spam?
In pratica si potrebbero tenere sotto controllo numerose caselle di posta, e se un messaggio viene inviato contemporaneamente a tutte le caselle si può essere quasi certi che si tratti di spam.
Nei prossimi giorni approfondiremo la faccenda.
26 agosto 2007
Il dolce del coder
Qualche giorno fa sono passato per caso in un paesino sperduto, a metà strada tra la SS Cassia e la SS Aurelia, dovevo acquistare del pane, quindi mi sono fermato nel primo fornaio che ho incontrato.
Entro, e al banco pane noto qualcosa che mi incuriosisce... dei Muffin???. Cosa ci fanno dei Muffin in questo posto, lontano migliaia di chilometri, sia geograficamente che culturlmente, dagli USA?
Per chi non lo sapesse il Muffin è un soffice tortino monoporzione, dolce tradizionale degli States, che viene abitualmente venduto nelle bakery, in banchetti lungo le strade, e anche confezionato nei supermercati. Personalmente posso assicurare che il sapore di qualunque Muffin acquistato negli Stati Uniti (anche confezionato!) è solitamente superiore a quelli che cominciano a trovarsi in Italia.
Decido comunque di acquistarne "una manciata", uno al cioccolato, un paio "semplici" e tre ai mirtilli e... sorpresa! Si tratta dei migliori Muffin che io abbia mai assaggiato!
Soffici come pan di spagna e dal sapore veramente genuino! Quello al cioccolato sembra una fetta della migliore torta al cioccolato mai assaggiata, mentre quello ai mirtilli, contiene veri mirtilli selvatici!
Ma torniamo all'oggetto del Post: perchè "il dolce del coder"? Beh, il ragionamento è presto fatto: l'arte del coding nasce negli anni '70 (o anche prima) nelle università americane...
il Muffin è un dolce tipico americano... scommettiamo che i VERI coder vanno pazzi per i Muffin? Dopottutto poter divorare dei gustosi dolcetti monodose quando si è dietro alla tastiera non è il sogno di tutti?
Per chi volesse provare, questo è l'indirizzo del forno:
Antico Forno Fiorucci Adriana
Via Vittorio Emanuele, 22
Monte Romano (VT)
Tel. 0766-860849
Potete consultare qui di seguito una mappa su Google per raggiungerlo da Roma (circa 105km)
Google Maps
Qui di seguito un Muffin acquistato in quel di Monte Romano (la foto non rende giustizia):
Entro, e al banco pane noto qualcosa che mi incuriosisce... dei Muffin???. Cosa ci fanno dei Muffin in questo posto, lontano migliaia di chilometri, sia geograficamente che culturlmente, dagli USA?
Per chi non lo sapesse il Muffin è un soffice tortino monoporzione, dolce tradizionale degli States, che viene abitualmente venduto nelle bakery, in banchetti lungo le strade, e anche confezionato nei supermercati. Personalmente posso assicurare che il sapore di qualunque Muffin acquistato negli Stati Uniti (anche confezionato!) è solitamente superiore a quelli che cominciano a trovarsi in Italia.
Decido comunque di acquistarne "una manciata", uno al cioccolato, un paio "semplici" e tre ai mirtilli e... sorpresa! Si tratta dei migliori Muffin che io abbia mai assaggiato!
Soffici come pan di spagna e dal sapore veramente genuino! Quello al cioccolato sembra una fetta della migliore torta al cioccolato mai assaggiata, mentre quello ai mirtilli, contiene veri mirtilli selvatici!
Ma torniamo all'oggetto del Post: perchè "il dolce del coder"? Beh, il ragionamento è presto fatto: l'arte del coding nasce negli anni '70 (o anche prima) nelle università americane...
il Muffin è un dolce tipico americano... scommettiamo che i VERI coder vanno pazzi per i Muffin? Dopottutto poter divorare dei gustosi dolcetti monodose quando si è dietro alla tastiera non è il sogno di tutti?
Per chi volesse provare, questo è l'indirizzo del forno:
Antico Forno Fiorucci Adriana
Via Vittorio Emanuele, 22
Monte Romano (VT)
Tel. 0766-860849
Potete consultare qui di seguito una mappa su Google per raggiungerlo da Roma (circa 105km)
Google Maps
Qui di seguito un Muffin acquistato in quel di Monte Romano (la foto non rende giustizia):

21 agosto 2007
Amiga, un tuffo nel passato
Ho appena dedicato tre intere giornate intere alla rilettura di quasi tutti i numeri di AmigaReport che sono stati pubblicati tra Aprile 1993 e Aprile 1998. Inizialmente ho cominciato ad aprire i file (si trattava di un magazine on-line pubblicato in formato AmigaGuide) per semplice curiosità, ma dopo poco mi sono appassionato alla lettura come se stessi leggendo un romanzo di prim'ordine. In pratica in tre giorni ho ripercorso, news dopo news, intervista dopo intervista, commento dopo commento, tutta la saga del fallimento Commodore e dei tentativi di riprendere la produzione e lo sviluppo della tecnologia Amiga.
Ovviamente all'epoca avevo già seguito tutta la faccenda, ma a distanza di oltre 10 anni dagli eventi, la percezione è abbastanza diversa.
Si tratta a mio parere di un caso da manuale di cattiva gestione, aspirazioni eccessive e cieco fanatismo. Ma ricostruiamo, a beneficio della cronaca, i fatti, riepilogando i passi più significativi.
Marzo 1994 - E' arrivata la primavera, tutti gli Amighisti attendono con impazienza qualche annuncio sulle nuove tecnologie Commodore-Amiga di cui si vocifera da un po' di tempo: principalmente i chipset AAA e AA+. Sul mercato si stanno affacciando prepotentemente i PC con processore 486, che riescono a gestire la grafica VGA in modo molto efficace, e per la prima volta l'Amiga sta rischiando di rimanere indietro nel campo dei Videogames perdendo il treno del 3D realtime a causa della scarsa potenza dei processori e del meccanismo grafico dei playfield.
Aprile 1994 - Cominciano ad uscire notizie sempre più allarmanti sulla situazione della Commodore International. Il loro numero verde risulta staccato, e si parla di grossi problemi finanziari. Cominciano a saltare fuori notizie di pretendenti all'acquisizione della Commodore, come Samsung e HP, che mediante l'aquisizione di quote, potrebbero iniettare fondi nell'azienda.
Maggio 1994 - Tutte le riviste Amiga titolano a grandi lettere che il 29 Aprile Commodore International ha deciso di entrare in liquidazione volontaria per evitare il fallimento. Vengono licenziati la maggior parte dei dipendenti di West Chester, chiusa la sede di Norristown dove si realizzavano i Chip Custom e avviata la riduzione di personale nelle sedi di tutto il mondo. A quanto mi risulta lo stesso amministratore delegato di Commodore Italiana consiglia a tutto il personale di cominciare a cercarsi un'altro lavoro.
Giugno 1994 - C'è ancora un quieto ottimismo sulla situazione Amiga. Si dice che molte aziende sono interessate all'aquisizione della tecnologia Amiga, ci sono ancora scorte di magazzino presso i distributori, tutti sono convinti che per l'inizio dell'estate la situazione sarà chiusa e si tornerà a sviluppare i nuovi Amiga con più vigore di prima.
Settembre 1994 - L'estate '94 arrive se ne va, vengono tenute innumerevoli conferenze stampa, messaggi alla nazione e chat on-line dai due principali pretendenti al trono di Amiga: Alex Amor di CEI (il distributore Nord-Americano di prodotti Commodore) e David Pleasance di Commodore UK (presidente della divisione Commodore con il maggior mercato dopo gli USA), ma la situazione rimane bloccata. Il liquidatore non ha ancora deciso le modalità con cui cedere tutte le proprietà di Commodore e la data dell'asta viene rimandata di settimana in settimana. La comunità Amiga comincia a innervosirsi, ma i pretendenti garantiscono conclusione a breve e nupve macchine (non modelli nuovi) entro Natale '94.
Febbraio 1995 - Comincia ad avvicinarsi il primo anniversario della liquidazione Commodore, la comunità Amiga è sempre più depressa, un'anno è quasi trascorso e tutto è fermo. Microsoft annuncia a gran voce Windows 95, i Pentium si stanno diffondendo, schede grafiche 3D sempre più potenti fanno girare giochi 3D alla grande su PC molto economici. Sul fronte Amiga sempre più sviluppatori abbandonano la piattaforma, chiudono numerose aziende di accessori, dei chipset AA+ e AAA si sono perse le tracce e già è noto che dopo il 68060 Motorola non produrrà altri processori della stessa famiglia.
Aprile 1995 - Con circa una settimana di anticipo rispetto all'anniversario della liquidazione l'asta viene finalmente conclusa con grandi sorprese! Acquisice infatti la tecnolgia Amiga (e il resto della Commodore) la società multinazionale tedesca Escom, produttore di PC compatibili. CEI per cercare di superare offerta di Escom (si parla di oltre 7 Milioni di Dollari) si allea all'ultimo minuto con DELL, ma non presenta un'offerta formalmente accettabile, C= UK non presenta neanche la propria. I due attori che per un anno intero hanno coccolato e rassicurato gli Amighisti escono di scena in modo desolante.
Maggio 1995 - Lo sconcerto si diffonde nella comunità Amiga. Commodore è ora nelle mani di una società Tedesca sconosciuta al di fuori del centro Europa. Soprattutto gli Amighisti americani temono un abbandono del loro mercato. Voci contrastanti si alternano e soprattutto poche informazioni filtrano da Escom. I comunicati emessi il giorno della vittoria hanno confuso non poco le idee: riprenderanno lo sviluppo di Amiga, rimetterano in produzione il Commodore 64 per il mercato cinese, licenzieranno la tecnologia Amiga a chi volesse produrre dei cloni, produrranno una scheda con il chipset Amiga da inserire nei PC...
Giugno 1995 - Finalmente si vede un po' di luce. Escom indice una conferenza stampa e annuncia grandi piani per Amiga. Per prima cosa saranno al più presto rimessi in produzione l'Amiga 1200, e l'Amiga 4000T (solo meno di 1000 esemplari erano stati prodotti dalla Commodore prima della liquidazione). Il CD32 per il momento no, in quanto la disponibilità di alcuni componenti è di difficile reperibilità e ne eleverebbe i costi. Per ragioni di tempo le macchine non saranno aggiornate rispetto alle versioni del 1993, ma solo successivamente. Non è molto ma è già un inizio... Come prima cosa viene fondata la società Amiga Technology, sussidiaria al 100% di Escom, la cosa però che non convince è che la sede esclusiva dello sviluppo e del marketing sarà in Germania, quindi sarà molto difficile riuscire a reclutare ex-ingegneri Commodore che conoscano i progetti in corso.
Ottobre 1995 - Con appena un mese di ritardo rispetto alle previsioni, i primi Amiga 1200 prodotti da Amiga Technology cominciano a raggiungere il mercato. Gli Amighisti americani scoprono che per il momento non c'è l'intenzione di reintrodurre l'Amiga 1200 nel mercato USA in quanto non sembra abbia grosse speranze di vendita, ma l'Amiga 4000T è in arrivo, e questo da un po di respiro. La macchina è comunque principalmente destinata al mercato del settore televisivo americano che da tempo utilizza pesantemente Amiga e Videotaster. La situazione però è abbastanza tesa, il costo di quest'ultima, senza monitor, dovrebbe aggirarsi sui $3500, il che la mette un po' fuori mercato, considerando che non ha variazioni rispetto al modello del 1993. Newtek da parte sua annuncia la produzione di una scheda Videotoaster per Windows.
Marzo 1996 - La stagione di Natale '95 non è andata gran chè, le vendite di Amiga 1200 nel vecchio continente hanno toccato i 100.000 pezzi ma si è molto sotto agli standard a cui Commodore International ci aveva abituati. Nel frattempo tutti aspettano le nuove macchine, e Amiga Technology presenta al Cebit il Walker, il primo dei nuovi modelli Amiga. Si tratta di un Amiga dal design bizzarro, dotato di chipset AGA e processore 68030. Le future macchine PowerPC sono ancora in fase di progettazione, ma alcuni pensano che questo almeno è il segno che qualcosa di muove...
Aprile 1996 - Con grande sconcerto degli Amighisti superstiti, Escom annunncia che è in grave crisi finanziaria, il CEO si dimette e tutti i piani per lo sviluppo futuro di Amiga vengono rimessi in discussione. Entro breve diventa chiaro che Escom non ha più la possibilità di iniettare i fondi necessari in Amiga Technology, che in questa fase è ben lontana dal pareggio economico. La faccenda comincia a prendere una piega molto negativa: sono trascorsi due anni dalla liquidazione Commodore e l'unico nuovo modello presentato (ma non ancora neanche entrato in produzione) è una via di mezzo tra l'Amiga 1200 e l'Amiga 4000. Si prospetta un'altra liquidazione e una nuova asta con tempi incerti. Gli altri produttori Hardware e Software nel frattempo non si sono certo fermati ad aspettare...
Aprile 1997 - Volenti o nolenti, trascorre un'altro anno intero prima che la tecnolgia di Amiga riprenda la strada verso nuovi lidi. Come la volta precedente per un anno intero si inseguono annunci di acquisto imminente, da parte dei due pretendenti più accreditati: Viscorp (un produttore di Set Top Box) e QuikPak (una società che ha assemblato Amiga 4000T per conto di Escom), entrambi con sede in USA. Ma anche questa volta, quando i giochi si concludono, salta fuori un terzo incomodo che si prende tutto: Gateway 2000 un produttore di PC Americano.
1998 e oltre - Dopo l'acquisizione Gateway 2000 ha fondato una società che si dovrebbe occupare di Amiga, Amiga INC, ma praticamente nulla più si è mosso. Probabilmente qualcuno si è accorto che dopo 5 anni di immobilità, una tecnologia che già nel 1993 cominciava ad essere raggiunta e superata dagli altri avversari è ormai definitivamente defunta. E l'accanimento terapeutico su un morto non ha mai dato grossi risultati. Amiga, R.I.P.
Ovviamente all'epoca avevo già seguito tutta la faccenda, ma a distanza di oltre 10 anni dagli eventi, la percezione è abbastanza diversa.
Si tratta a mio parere di un caso da manuale di cattiva gestione, aspirazioni eccessive e cieco fanatismo. Ma ricostruiamo, a beneficio della cronaca, i fatti, riepilogando i passi più significativi.
Marzo 1994 - E' arrivata la primavera, tutti gli Amighisti attendono con impazienza qualche annuncio sulle nuove tecnologie Commodore-Amiga di cui si vocifera da un po' di tempo: principalmente i chipset AAA e AA+. Sul mercato si stanno affacciando prepotentemente i PC con processore 486, che riescono a gestire la grafica VGA in modo molto efficace, e per la prima volta l'Amiga sta rischiando di rimanere indietro nel campo dei Videogames perdendo il treno del 3D realtime a causa della scarsa potenza dei processori e del meccanismo grafico dei playfield.
Aprile 1994 - Cominciano ad uscire notizie sempre più allarmanti sulla situazione della Commodore International. Il loro numero verde risulta staccato, e si parla di grossi problemi finanziari. Cominciano a saltare fuori notizie di pretendenti all'acquisizione della Commodore, come Samsung e HP, che mediante l'aquisizione di quote, potrebbero iniettare fondi nell'azienda.
Maggio 1994 - Tutte le riviste Amiga titolano a grandi lettere che il 29 Aprile Commodore International ha deciso di entrare in liquidazione volontaria per evitare il fallimento. Vengono licenziati la maggior parte dei dipendenti di West Chester, chiusa la sede di Norristown dove si realizzavano i Chip Custom e avviata la riduzione di personale nelle sedi di tutto il mondo. A quanto mi risulta lo stesso amministratore delegato di Commodore Italiana consiglia a tutto il personale di cominciare a cercarsi un'altro lavoro.
Giugno 1994 - C'è ancora un quieto ottimismo sulla situazione Amiga. Si dice che molte aziende sono interessate all'aquisizione della tecnologia Amiga, ci sono ancora scorte di magazzino presso i distributori, tutti sono convinti che per l'inizio dell'estate la situazione sarà chiusa e si tornerà a sviluppare i nuovi Amiga con più vigore di prima.
Settembre 1994 - L'estate '94 arrive se ne va, vengono tenute innumerevoli conferenze stampa, messaggi alla nazione e chat on-line dai due principali pretendenti al trono di Amiga: Alex Amor di CEI (il distributore Nord-Americano di prodotti Commodore) e David Pleasance di Commodore UK (presidente della divisione Commodore con il maggior mercato dopo gli USA), ma la situazione rimane bloccata. Il liquidatore non ha ancora deciso le modalità con cui cedere tutte le proprietà di Commodore e la data dell'asta viene rimandata di settimana in settimana. La comunità Amiga comincia a innervosirsi, ma i pretendenti garantiscono conclusione a breve e nupve macchine (non modelli nuovi) entro Natale '94.
Febbraio 1995 - Comincia ad avvicinarsi il primo anniversario della liquidazione Commodore, la comunità Amiga è sempre più depressa, un'anno è quasi trascorso e tutto è fermo. Microsoft annuncia a gran voce Windows 95, i Pentium si stanno diffondendo, schede grafiche 3D sempre più potenti fanno girare giochi 3D alla grande su PC molto economici. Sul fronte Amiga sempre più sviluppatori abbandonano la piattaforma, chiudono numerose aziende di accessori, dei chipset AA+ e AAA si sono perse le tracce e già è noto che dopo il 68060 Motorola non produrrà altri processori della stessa famiglia.
Aprile 1995 - Con circa una settimana di anticipo rispetto all'anniversario della liquidazione l'asta viene finalmente conclusa con grandi sorprese! Acquisice infatti la tecnolgia Amiga (e il resto della Commodore) la società multinazionale tedesca Escom, produttore di PC compatibili. CEI per cercare di superare offerta di Escom (si parla di oltre 7 Milioni di Dollari) si allea all'ultimo minuto con DELL, ma non presenta un'offerta formalmente accettabile, C= UK non presenta neanche la propria. I due attori che per un anno intero hanno coccolato e rassicurato gli Amighisti escono di scena in modo desolante.
Maggio 1995 - Lo sconcerto si diffonde nella comunità Amiga. Commodore è ora nelle mani di una società Tedesca sconosciuta al di fuori del centro Europa. Soprattutto gli Amighisti americani temono un abbandono del loro mercato. Voci contrastanti si alternano e soprattutto poche informazioni filtrano da Escom. I comunicati emessi il giorno della vittoria hanno confuso non poco le idee: riprenderanno lo sviluppo di Amiga, rimetterano in produzione il Commodore 64 per il mercato cinese, licenzieranno la tecnologia Amiga a chi volesse produrre dei cloni, produrranno una scheda con il chipset Amiga da inserire nei PC...
Giugno 1995 - Finalmente si vede un po' di luce. Escom indice una conferenza stampa e annuncia grandi piani per Amiga. Per prima cosa saranno al più presto rimessi in produzione l'Amiga 1200, e l'Amiga 4000T (solo meno di 1000 esemplari erano stati prodotti dalla Commodore prima della liquidazione). Il CD32 per il momento no, in quanto la disponibilità di alcuni componenti è di difficile reperibilità e ne eleverebbe i costi. Per ragioni di tempo le macchine non saranno aggiornate rispetto alle versioni del 1993, ma solo successivamente. Non è molto ma è già un inizio... Come prima cosa viene fondata la società Amiga Technology, sussidiaria al 100% di Escom, la cosa però che non convince è che la sede esclusiva dello sviluppo e del marketing sarà in Germania, quindi sarà molto difficile riuscire a reclutare ex-ingegneri Commodore che conoscano i progetti in corso.
Ottobre 1995 - Con appena un mese di ritardo rispetto alle previsioni, i primi Amiga 1200 prodotti da Amiga Technology cominciano a raggiungere il mercato. Gli Amighisti americani scoprono che per il momento non c'è l'intenzione di reintrodurre l'Amiga 1200 nel mercato USA in quanto non sembra abbia grosse speranze di vendita, ma l'Amiga 4000T è in arrivo, e questo da un po di respiro. La macchina è comunque principalmente destinata al mercato del settore televisivo americano che da tempo utilizza pesantemente Amiga e Videotaster. La situazione però è abbastanza tesa, il costo di quest'ultima, senza monitor, dovrebbe aggirarsi sui $3500, il che la mette un po' fuori mercato, considerando che non ha variazioni rispetto al modello del 1993. Newtek da parte sua annuncia la produzione di una scheda Videotoaster per Windows.
Marzo 1996 - La stagione di Natale '95 non è andata gran chè, le vendite di Amiga 1200 nel vecchio continente hanno toccato i 100.000 pezzi ma si è molto sotto agli standard a cui Commodore International ci aveva abituati. Nel frattempo tutti aspettano le nuove macchine, e Amiga Technology presenta al Cebit il Walker, il primo dei nuovi modelli Amiga. Si tratta di un Amiga dal design bizzarro, dotato di chipset AGA e processore 68030. Le future macchine PowerPC sono ancora in fase di progettazione, ma alcuni pensano che questo almeno è il segno che qualcosa di muove...
Aprile 1996 - Con grande sconcerto degli Amighisti superstiti, Escom annunncia che è in grave crisi finanziaria, il CEO si dimette e tutti i piani per lo sviluppo futuro di Amiga vengono rimessi in discussione. Entro breve diventa chiaro che Escom non ha più la possibilità di iniettare i fondi necessari in Amiga Technology, che in questa fase è ben lontana dal pareggio economico. La faccenda comincia a prendere una piega molto negativa: sono trascorsi due anni dalla liquidazione Commodore e l'unico nuovo modello presentato (ma non ancora neanche entrato in produzione) è una via di mezzo tra l'Amiga 1200 e l'Amiga 4000. Si prospetta un'altra liquidazione e una nuova asta con tempi incerti. Gli altri produttori Hardware e Software nel frattempo non si sono certo fermati ad aspettare...
Aprile 1997 - Volenti o nolenti, trascorre un'altro anno intero prima che la tecnolgia di Amiga riprenda la strada verso nuovi lidi. Come la volta precedente per un anno intero si inseguono annunci di acquisto imminente, da parte dei due pretendenti più accreditati: Viscorp (un produttore di Set Top Box) e QuikPak (una società che ha assemblato Amiga 4000T per conto di Escom), entrambi con sede in USA. Ma anche questa volta, quando i giochi si concludono, salta fuori un terzo incomodo che si prende tutto: Gateway 2000 un produttore di PC Americano.
1998 e oltre - Dopo l'acquisizione Gateway 2000 ha fondato una società che si dovrebbe occupare di Amiga, Amiga INC, ma praticamente nulla più si è mosso. Probabilmente qualcuno si è accorto che dopo 5 anni di immobilità, una tecnologia che già nel 1993 cominciava ad essere raggiunta e superata dagli altri avversari è ormai definitivamente defunta. E l'accanimento terapeutico su un morto non ha mai dato grossi risultati. Amiga, R.I.P.
19 agosto 2007
Tecnofoto in libertà
Ecco qui di seguito alcune cose simpatiche che ho riscontrato durante il mio periodo di ferie (che prosegue tutt'ora)... per prima cosa un inquietante messaggio di errore del sistema di news di una banca locale.

Quindi due interessanti volumetti in vendita presso una piccola libreria... notare che sembra sia più complesso spiegare cosa è un MP3 rispetto ai fondamenti di Windows Vista!

Infine vi segnalo che ho aggiornato la mia demo Flash il cui link è nel post precedente... avevo dimenticato di salutare uno dei pochi utenti attivi di questo blog!!!

Quindi due interessanti volumetti in vendita presso una piccola libreria... notare che sembra sia più complesso spiegare cosa è un MP3 rispetto ai fondamenti di Windows Vista!

Infine vi segnalo che ho aggiornato la mia demo Flash il cui link è nel post precedente... avevo dimenticato di salutare uno dei pochi utenti attivi di questo blog!!!
11 agosto 2007
Rilascio della Demo Flash da 1Mb!
Disperato per la lentezza della connessione GPRS, e con l'UMTS che prende solo in favore di vento, ho trascorso alcune ore ad esercitarmi con il terribile Action Script di Flash.
Al momento i miei dubbi sull'ambiente di sviluppo sono i seguenti:
1) Ma esiste una sorta di property browser che mi faccia vedere quali sono le proprietà di un oggetto (es. un Movieclip) con i nomi che possano essere utilizzati dall'Action Script? Non posso credere che si possa utilizzare solo lo strumento proprietà, che sarà user-friendly ma molto poco coder-friendly!
2) Possibile che non ci sia modo di verificare se uno utilizza variabili non inizializzate o proprietà non esistenti? In questo modo se un povero coder sbaglia a scrivere una lettera nel nome di una proprietà, l'applicazione non funziona correttamente, ma Flash non ritorna nessun messaggio di errore... Posso perfino sommare numeri a lettere (ottendendo un bel nulla) senza che flash segnali la cosa. Il debug a questo punto è drammatico....
OK... detto questo voglio comunque rendere partecipe il mondo della mia prima (orrida) creazione in Flash.. una piccola 1Mb demo!
Vedi la demo
Al momento i miei dubbi sull'ambiente di sviluppo sono i seguenti:
1) Ma esiste una sorta di property browser che mi faccia vedere quali sono le proprietà di un oggetto (es. un Movieclip) con i nomi che possano essere utilizzati dall'Action Script? Non posso credere che si possa utilizzare solo lo strumento proprietà, che sarà user-friendly ma molto poco coder-friendly!
2) Possibile che non ci sia modo di verificare se uno utilizza variabili non inizializzate o proprietà non esistenti? In questo modo se un povero coder sbaglia a scrivere una lettera nel nome di una proprietà, l'applicazione non funziona correttamente, ma Flash non ritorna nessun messaggio di errore... Posso perfino sommare numeri a lettere (ottendendo un bel nulla) senza che flash segnali la cosa. Il debug a questo punto è drammatico....
OK... detto questo voglio comunque rendere partecipe il mondo della mia prima (orrida) creazione in Flash.. una piccola 1Mb demo!
Vedi la demo
04 agosto 2007
Estate 2007
Finalmente il tanto atteso momento è arrivato... FERIE!!!
Quest'anno sarò lontano dall'ufficio per ben tre ricche settimane, durante le quali cercherò di rigenerarmi dopo un anno molto, molto intenso!
Ovviamente per rigenerarmi non ho nessuna intenzione di passare più di 12 ore lontano da un PC e per questo mi porterò sempre dietro, come se fosse un POD, il mio fido Acer.
A questo proposito ho fatto un po' di ricerche sulle migliori offerte per connettersi a Internet quando si è in giro.
Per prima cosa ho notato che sono crollati i prezzi dei modem GPRS PCMCIA, che consentono di inserire una SIM al loro interno. Ai negozi TIM vendono la scheda Onda ad appena 69 euro, basta metterci una SIM e inserirla nel PC per poter navigare subito. L'ho fatta acquistare ad un caro amico che trascorrerà la sua estate su un isola, lontano da qualsiasi tipo di ADSL o telefono fisso, e ho provveduto a configurargliela. Pochi minuti ed era collegato alla stessa velocità di un 56k.
Si trovano in giro poi i modem GSM / USB per circa 100 euro.
Esistono, è vero, le schede UMTS (circa 300 Euro!) che vanno molto più veloci, ma la copertura lascia ancora un po' a desiderare. Ovviamente nelle grandi città non ci sono problemi, ma se io ho bisogno di una connessione mobile è perchè vado in vacanza in posti isolati...
Io comunque rimango fedele alla connessione PC-bluetooth con il mio Nokia 6630, così non ho bisogno di hardware aggiuntivo e posso connettermi sia i GPRS che UMTS.
Parlando poi di operatori ho notato che Vodafone sui contratti consumer prepagati offre 100 ore di connessione in un mese a 30euro. Non è male perchè significa circa 3 ore al giorno, e per connessioni giornaliere, in modo da controllare la posta, i forum e postare qualcosa su un blog va benissimo.
Tim invece ha due offerte che possono essere attivate contemporaneamente: per 20 euro ti danno 500Mb da scaricare. Quando finisci i mega, se paghi di nuovo te ne danno altrettanti, più 500 omaggio. Quindi con 40 euro in pratica hai 1,5 Gb di traffico. Non poco soprattutto se ti colleghi in GPRS.
Poi hanno anche l'offerta di 9Gb da usare tra le 17 e le 9 del mattino per 25 euro. Se le attivi tutte e due consumi i 500Mb tra le 9 e le 17, e i 9Gb tra le 17 e le 9. Non male neanche questa!
Esistono ovviamente anche le offerte di Tre e Wind, ma dal momento che la copertura non sempre è eccellente, e non sono molto chiari sui loro sito (Wind parla di 8.000 euro di traffico dati nella loro offerta da 20 euro, ma a quandi Mb corrispondono?? Non è chiaro!) non li ho considerati.
Alla fine ho fatto prendere al mio amico l'offerta Tim, attivando una nuova Sim, mentre io utilizzerò la Sim di mia moglie (una Vodafone ricaricabile) con l'offerta 100 ore.
I posti dove trascorrerò le ferie dovrebbero essere coperti da UMTS, quindi dovrei riuscire a navigare alla massima velocità! Se ci sarà almeno un post nelle prossime settimane vorrà dire che tutto funziona!
Quest'anno sarò lontano dall'ufficio per ben tre ricche settimane, durante le quali cercherò di rigenerarmi dopo un anno molto, molto intenso!
Ovviamente per rigenerarmi non ho nessuna intenzione di passare più di 12 ore lontano da un PC e per questo mi porterò sempre dietro, come se fosse un POD, il mio fido Acer.
A questo proposito ho fatto un po' di ricerche sulle migliori offerte per connettersi a Internet quando si è in giro.
Per prima cosa ho notato che sono crollati i prezzi dei modem GPRS PCMCIA, che consentono di inserire una SIM al loro interno. Ai negozi TIM vendono la scheda Onda ad appena 69 euro, basta metterci una SIM e inserirla nel PC per poter navigare subito. L'ho fatta acquistare ad un caro amico che trascorrerà la sua estate su un isola, lontano da qualsiasi tipo di ADSL o telefono fisso, e ho provveduto a configurargliela. Pochi minuti ed era collegato alla stessa velocità di un 56k.
Si trovano in giro poi i modem GSM / USB per circa 100 euro.
Esistono, è vero, le schede UMTS (circa 300 Euro!) che vanno molto più veloci, ma la copertura lascia ancora un po' a desiderare. Ovviamente nelle grandi città non ci sono problemi, ma se io ho bisogno di una connessione mobile è perchè vado in vacanza in posti isolati...
Io comunque rimango fedele alla connessione PC-bluetooth con il mio Nokia 6630, così non ho bisogno di hardware aggiuntivo e posso connettermi sia i GPRS che UMTS.
Parlando poi di operatori ho notato che Vodafone sui contratti consumer prepagati offre 100 ore di connessione in un mese a 30euro. Non è male perchè significa circa 3 ore al giorno, e per connessioni giornaliere, in modo da controllare la posta, i forum e postare qualcosa su un blog va benissimo.
Tim invece ha due offerte che possono essere attivate contemporaneamente: per 20 euro ti danno 500Mb da scaricare. Quando finisci i mega, se paghi di nuovo te ne danno altrettanti, più 500 omaggio. Quindi con 40 euro in pratica hai 1,5 Gb di traffico. Non poco soprattutto se ti colleghi in GPRS.
Poi hanno anche l'offerta di 9Gb da usare tra le 17 e le 9 del mattino per 25 euro. Se le attivi tutte e due consumi i 500Mb tra le 9 e le 17, e i 9Gb tra le 17 e le 9. Non male neanche questa!
Esistono ovviamente anche le offerte di Tre e Wind, ma dal momento che la copertura non sempre è eccellente, e non sono molto chiari sui loro sito (Wind parla di 8.000 euro di traffico dati nella loro offerta da 20 euro, ma a quandi Mb corrispondono?? Non è chiaro!) non li ho considerati.
Alla fine ho fatto prendere al mio amico l'offerta Tim, attivando una nuova Sim, mentre io utilizzerò la Sim di mia moglie (una Vodafone ricaricabile) con l'offerta 100 ore.
I posti dove trascorrerò le ferie dovrebbero essere coperti da UMTS, quindi dovrei riuscire a navigare alla massima velocità! Se ci sarà almeno un post nelle prossime settimane vorrà dire che tutto funziona!
01 agosto 2007
Ricomincio da Flash
Nuovo tentativo di far sopravvivere questo blog.
Ora ho stabilito l'orario degli aggiornamenti, e confido di farne almeno 2 a settimana. Ci riuscirò? Ai lettori la sentenza.
--------------
Questa settimana, mio malgrado, ho dovuto rimettere mano ad una delle mie bestie nere... Macromedia (pardon, Adobe) Flash!
Purtroppo a causa dell'assenza prolungata della mia grafica, sono costretto a manutenere alcune animazioni in flash, e per non affidarmi ad un costoso freelance ho pensato di occuparmene io.
Dopo poche ore trascorse su Flash 8, mi sono però ricordato perchè ho sempre odiato i prodotti Macromedia... in primis Flash e Director: l'interfaccia è allo stesso tempo cool e confusissima, probabilmente discende da qualche versione Mac, i comandi non sono mai dove te li aspetti, e puoi vagare per ore nell'interfaccia alla ricerca del pulsante giusto. Inoltre se si aprono piùdi 2/3 pannelli, la zona di lavoro (lo stage) è sommerso... cosa devo avere due monitor? Sul notebook è un po' difficile!
Comunque ho preso il toro per le corna, e ora a distanza di qualche giorno comincio a governare abbastanza bene i meccanismi astrusi dell'editing di Flash. Anche l'actionscript comincia a essere più chiaro.
Oggi però ho speso il pomeriggio per capire come far spostare una lettera mediante tweening... sulla carta è semplicissimo... keyframe all'inizio, keyframe alla fine.. posizione iniziale ed in effetti l'oggetto si muove.
Peccato che appena si prova a mettere una rotazione sull'asse Z all'oggetto, se questo è un testo, mentre ruota diventa INVISIBILE!!!
Ore di prove.. per scoprire che bisogna dirgli di embeddare il font.. e dirgli pure quali lettere dell'alfabeto embeddare!!! Ma non poteva pensarci Flash? O perlomeno.. me lo vuoi dare un warning???
Tutto super user friendly, tutto super flessibile... poi se non embeddo il font e creo quelli che lui chiama Glyphs (???) le rotazioni diventano invisibili! Lo odio!
Ora ho stabilito l'orario degli aggiornamenti, e confido di farne almeno 2 a settimana. Ci riuscirò? Ai lettori la sentenza.
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Questa settimana, mio malgrado, ho dovuto rimettere mano ad una delle mie bestie nere... Macromedia (pardon, Adobe) Flash!
Purtroppo a causa dell'assenza prolungata della mia grafica, sono costretto a manutenere alcune animazioni in flash, e per non affidarmi ad un costoso freelance ho pensato di occuparmene io.
Dopo poche ore trascorse su Flash 8, mi sono però ricordato perchè ho sempre odiato i prodotti Macromedia... in primis Flash e Director: l'interfaccia è allo stesso tempo cool e confusissima, probabilmente discende da qualche versione Mac, i comandi non sono mai dove te li aspetti, e puoi vagare per ore nell'interfaccia alla ricerca del pulsante giusto. Inoltre se si aprono piùdi 2/3 pannelli, la zona di lavoro (lo stage) è sommerso... cosa devo avere due monitor? Sul notebook è un po' difficile!
Comunque ho preso il toro per le corna, e ora a distanza di qualche giorno comincio a governare abbastanza bene i meccanismi astrusi dell'editing di Flash. Anche l'actionscript comincia a essere più chiaro.
Oggi però ho speso il pomeriggio per capire come far spostare una lettera mediante tweening... sulla carta è semplicissimo... keyframe all'inizio, keyframe alla fine.. posizione iniziale ed in effetti l'oggetto si muove.
Peccato che appena si prova a mettere una rotazione sull'asse Z all'oggetto, se questo è un testo, mentre ruota diventa INVISIBILE!!!
Ore di prove.. per scoprire che bisogna dirgli di embeddare il font.. e dirgli pure quali lettere dell'alfabeto embeddare!!! Ma non poteva pensarci Flash? O perlomeno.. me lo vuoi dare un warning???
Tutto super user friendly, tutto super flessibile... poi se non embeddo il font e creo quelli che lui chiama Glyphs (???) le rotazioni diventano invisibili! Lo odio!
20 aprile 2007
Un tuffo nel passato...
Navigando per la rete mi sono imbattuto una bellissima recensione del mio Nebula Fighter, pubblicata su classicgaming.com e raggiungibile al seguente indirizzo:
http://www.classicgaming.com/shmups/reviews/nebulafighter/index.html
Un piccolo estratto:
[...] Extremely fast gameplay which draws you in so much you forget to eat. Manic dodging and shooting which makes your thumb bleed. Stupidly large weapons which are an inane amount of fun to use! Hard bosses which make you wipe your forehead after you kill them. Nebula Fighter has all of these, plus a good amount of variety in the types of weapons and addons [...]
Nel caso il link non funzionasse, eccone una versione in PDF.
http://www.farenga.it/blog/classicgaming.com-nebula.pdf
http://www.classicgaming.com/shmups/reviews/nebulafighter/index.html
Un piccolo estratto:
[...] Extremely fast gameplay which draws you in so much you forget to eat. Manic dodging and shooting which makes your thumb bleed. Stupidly large weapons which are an inane amount of fun to use! Hard bosses which make you wipe your forehead after you kill them. Nebula Fighter has all of these, plus a good amount of variety in the types of weapons and addons [...]
Nel caso il link non funzionasse, eccone una versione in PDF.
http://www.farenga.it/blog/classicgaming.com-nebula.pdf
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